Olio, crolla la produzione: -70% ma la qualità è eccellente

Sono numeri allarmanti quelli che descrivono il calo di produzione dell’olio: una stima ipotizza un crollo di circa il 70% rispetto al 2015. Il dato emerge da una serie d’incontri, a Itri, per l’aggiornamento sulle qualità organolettiche dei nuovi oli extravergini di oliva.
Circa quaranta operatori del settore, insieme all’Assessore Andrea Di Biase e al Capo Panel di Assaggio Professionale del Capol Luigi Centauri, hanno valutato i profili di 13 nuovi oli extravergini di oliva di tutto il territorio pontino. Solo due sono risultati difettati, mentre gli altri hanno confermato una soddisfacente qualità, nonostante un’annata pessima dal punto di vista produttivo. Le prime stime parlano infatti di un calo di circa il 70% rispetto al 2015, calo dovuto non solo alla mosca olearia ma anche ai bruschi cambiamenti climatici. Gli olivicoltori hanno quindi prodotto poco olio ma eccellente.
Per tutelare la qualità del prodotto dai continui attacchi della mosca olearia, i coltivatori sono stati costretti ad anticipare la raccolta, inoltre le condizioni climatiche sfavorevoli hanno stimolato lo sviluppo di parassiti e patogeni quasi impossibili da controllare.
In situazioni simili diventa fondamentale il supporto del Panel di assaggiatori del Capal, riconosciuto dal MIPAAF e attivo presso laCamera di Commercio di Latina, dove svolge l’attività di controllo sulle caratteristiche degli oli vergini di oliva. Le aziende pontine che imbottigliano e confezionano olio possono richiederne la consulenza gratuita prima della messa in commercio del prodotto.
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