Scuole sicure, Latina è penultima nella classifica nazionale sulla qualità degli edifici

03/11/2016 di
scuola-vittorio-veneto-latina-2015

scuola-media-donmilano-latina-latina24oreÈ stato presentato a Roma XVII Rapporto sull’edilizia Scolastica nell’ambito del primo Forum Scuola Innova di Legambiente. Nella classifica dei capoluoghi Frosinone si trova al 40° posto nazionale, Rieti al 50° e Latina addirittura penultima all’85° posto per la qualità complessiva degli edifici. Roma e Viterbo non hanno mandato dati.

Tra i parametri presi in considerazione ci sono la presenza di scuole in aree a rischio sismico o a rischio idrogeologico, la quantità e la tipologia degli interventi realizzati nell’ultimo periodo, le certificazioni, la sostenibilità delle politiche scolastiche. Roma non è in graduatoria a causa della mancanza di comunicazione dei dati relativi ai suoi ben 1194 edifici scolastici.

«Le città del Lazio continuano a non brillare per la qualità delle proprie scuole – commenta Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – e se non c’è traccia nella parte alta della graduatoria dei capoluoghi della regione, più negativa e grave l’assenza di Roma chele scuole ancora una volta non riesce a comunicare i dati riguardanti l’enorme patrimonio edilizio delle proprie scuole. È evidente che la riqualificazione e la rigenerazione delle scuole, da parte di chi amministra i territori, passa obbligatoriamente dalla conoscenza delle problematiche che le riguardano e da uno sforzo progettuale e operativo per renderle finalmente adeguate e moderne».

Eppure, ricorda Legambiente, «oltre ai fondi del ministero anche la Regione Lazio ha stanziato 76 milioni a disposizione per la messa in sicurezza delle scuole, l’efficientamento energetico e la rimozione dell’amianto».

«C’è bisogno – conclude Scacchi – che amministrazioni e uffici tecnici concretizzino meglio la progettazione per accedere ai finanziamenti, nella Capitale ci chiediamo come questo possa accadere se non si ha il quadro complessivo dello stato delle scuole. Dopo i terremoti infine, c’è bisogno di intervenire nelle aree sismiche, là dove ce ne fosse la necessità, eliminando qualsiasi possibile rischio nelle scuole».

  1. Decenni di incuria e menefreghismo.
    Due gli enti responsabili: il Comune per la scuola dell’infanzia, le scuole elementari e medie e la Provincia per gli istituti superiori.

    I nomi di chi non ha fatto nulla o ben poco li conosciamo.
    Pubblichiamoli e rammarichiamoci di averli votati per molti molti mandati.