Acqualatina: Così abbiamo investito grazie alla Depfa Bank

07/09/2016 di

acqua-acqualatina-impianto-latina-2Acqualatina tenta di fornire un chiarimento circa i rapporti con Depfa Bank. “In più articoli – scrive la società – si legge che parte del finanziamento è stato utilizzato dal Gestore per saldare debiti maturati con il socio industriale, Idrolatina, nonché con Depfa Bank stessa, sottraendo tali importi alla realizzazione degli investimenti. Prima di tutto, occorre chiarire che il contratto di Depfa Bank è al finanziamento dei cosiddetti “Costi di progetto”, ovvero: investimenti e costi operativi. Tuttavia, viste le impellenti esigenze del territorio, si è scelto di destinare l’intero importo finanziato a favore di investimenti su reti e impianti.

Anche i finanziamenti erogati anticipatamente da Depfa Bank e da Idrolatina sono stati utilizzati per effettuare importanti investimenti a favore del territorio. Investimenti che, a inizio gestione, non sarebbe stato possibile effettuare in altro modo, dato che l’unica fonte di finanziamento, per un gestore di servizio come Acqualatina, sono le bollette pagate dagli utenti.

depfa-bankBasti pensare – scrive Acqualatina – che, da inizio gestione al 2007, anno in cui è stato stipulato il contratto di finanziamento, Acqualatina ha realizzato investimenti per un importo pari a 68,4 milioni di euro. Interventi questi, resi possibili solo grazie al supporto di Idrolatina e di Depfa Bank, come detto.

Un impegno che è poi proseguito anche negli anni successivi, con investimenti pari a 100,6 milioni nel 2009, per arrivare agli attuali 190 milioni: ovvero circa 100milioni in più dell’importo utilizzato con il finanziamento. Queste le principali voci di investimento, ad oggi:

  • Acquedotto: circa 90milioni di euro
  • Fognatura:  circa 29milioni di euro
  • Depurazione: circa 48milioni di euro

Si tratta di un impegno che ha permesso di raggiungere, sinora, importanti obiettivi, come: l’ottenimento dell’autorizzazione allo scarico per il 100% dei depuratori, a inizio gestione limitata al solo 7%, l’ottenimento delle uniche Bandiere Blu di tutto il Lazio, l’avvio e l’ammodernamento di numerosi impianti, prima inefficienti o addirittura inattivi, o ancora la risoluzione del problema “Arsenico” in molti Comuni, mai affrontato dalle precedenti gestioni.

Ad oggi, inoltre, il piano degli investimenti prevede che gli attuali 190 milioni divengano 270 nel 2020 e 440 nel 2032. È chiaro dunque, che quanto riportato negli articoli non trovi riscontro nella realtà.

Continuare a diffondere false informazioni sull’impegno del Gestore e su uno strumento come il project financing, ormai ampiamente diffuso in molti settori per effettuare investimenti necessari alla risoluzione di problematiche rilevanti, pertanto, ha come unico risultato quello di confondere i cittadini-utenti che, al contrario e specie in un momento così delicato come quello attuale, dovrebbero essere messi al corrente del reale stato dei fatti. Acqualatina, dal canto suo, ribadisce il proprio impegno nel fornire informazioni ufficiali e documentate che possano garantire un quadro sempre più completo ed esaustivo sull’impegno già profuso a favore del territorio e sugli investimenti di prossima realizzazione”.

  1. Grazie alla redazione per aver pubblicato qualcosa di interessante per davvero e non le solite str@@@@te sul nome del parco Mussolini o su estemporanei partecipanti del territorio a qualche talent show di m@@@a.

    Parliamo dei PROBLEMI VERI. Acqualatina non deve arrabbiarsi. Il guaio non è l’investimento in sé stesso ma come viene finanziato. Purtroppo da Maastricht in poi tutto passa per le banche. I contratti sono spesso di tipo capestro (derivati e dintorni…) e questo significa aumento dei costi e spostamento degli stessi su giunte e generazioni future.

    Quindi non è sempre vero che sesomagnatitutto e castacriccacorruzione come farneticano spesso a sproposito certi movimenti ortotteri.

    • infatti non sappiamo con quali interessi bancari ripagheranno il mutuo, o meglio noi cittadini ripagheremo il debito.