Chioschi e stabilimenti chiuderanno a fine ottobre: un altro inverno di desolazione per il lido di Latina

Gli stabilimenti balneari rimarranno chiusi anche questo inverno. La notizia è emersa dalla seduta di Question Time di questa mattina, nel corso della quale è stata presentata un’interrogazione dal gruppo di Forza Italia costituito da Giovanna Miele, Giorgio Ialongo e Alessandro Calvi.
Il calvario per il lido di Latina è dunque destinato a prolungarsi per un’altra stagione e gli operatori debbono farsene una ragione anche quest’anno. Eppure si parla del riconoscimento di una concessione a loro garantita dalla normativa regionale. La legge n.8 del 26 giugno 2015 sulle disposizioni relative all’utilizzazione del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative, infatti, andando a modificare la norma del 2007, prevede una “destagionalizzazione dell’offerta turistica”. Disposizione che non è stata ancora recepita dal Comune, il quale ha deciso di operare secondo la precedenza normativa, procedendo con lo smantellamento di vari chioschi nel corso della scorsa estate; per quelle strutture che invece non sono state smontate entro il 31 ottobre – termine ultimo per per concludere tali operazioni – è scattato il sequestro ed è stata revocata la licenza ai titolari. Sta di fatto che poi il Tar ha deciso di sospendere i provvedimenti per le concessioni demaniali – ancora a carattere “stagionale”, dando ragione agli imprenditori. Ma ormai la stagione estiva, per molti, era già andata in malora.
“C’è stata una grande confusione nell’interpretazione normativa – ha spiegato Giovanna Miele -Tutto questo, oltre ad un danno economico, ha conferito una cattiva pubblicità ai vari operatori.” E sommando questo ai ritardi nella riapertura, il risultato è stato inevitabile: “In questa stagione estiva non abbiamo praticamente visto turisti.”, ha constatato la consigliera. Quello che chiedono i forzisti al sindaco e alla giunta è di prendere una posizione netta di indirizzo politico entro la fine del mese di ottobre, affinchè non si ripetano le vicende della precedente inverno.
Ma la situazione è più complessa di quello del previsto e l’assessore al Bilancio Giulio Capirci prova a darne uno spaccato. Facciamo un po’ di chiarezza: nel giugno del 2013 l’amministrazione Di Giorgi aveva varato una variante al Pua (Piano di utilizzo degli arenili) che, come tutte le varianti urbanistiche, doveva passare in Regione, la quale nel luglio del 2015 ha richiesto una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che è stata affidata solamente un mese fa. Si deve procedere con una consultazione pubblica con una quindicina di attori che devono esprimersi al riguardo.
E bisogna ricorda che sugli arenili vige un vincolo generale di inedificabilità. “Ci preoccupiamo dell’erosione da mare – ha commentato Capirci – ma c’è anche quella da terra”. Tuttavia una buona notizia arriva ancora una volta dalla Regione: lo scorso 16 agosto è stato pubblicato il nuovo regolamento sull’utilizzo degli arenili che conferma la direzione già intrapresa un anno fa- quella della destagionalizzazione – e, secondo l’assessore, sembra semplificare le cose. “E’ su questa base che noi ci muoveremo – ha spiegato – ma la soluzione non verrà trovata entro questo ottobre. La questione dovrà passare in Consiglio, ma prima ancora per la Regione, con la quale ci confronteremo nel prossimo mese”. Le tempistiche, però, non permettono di attivare questa procedura in tempo, ovvero quel fantomatico 31 ottobre.
Un’altro inverno di desolazione, dunque, sembra prospettarsi per il litorale pontino che, dopo una stagione estiva disastrosa, rischia di minare seriamente l’offerta turistica pontina e le tasche dei vari operatori degli stabilimenti.
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