Cittadella Giudiziaria, ecco perché il progetto è fermo. Moscardelli annuncia un’interrogazione

25/07/2016 di
latina-cittadella-giudiziaria-2015

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Dopo il vasto incendio divampato ieri nel cantiere della Cittadella Giudiziaria – per il quale è probabile la matrice dolosa – i riflettori si posizionano ancora una volta sull’intricata questione in merito alla realizzazione di tale struttura, che rappresenta uno dei tanti stridenti esempi di opere incompiute nel capoluogo pontino.

Un progetto faraonico proposto ed avviato nel 2003 dall’allora sindaco Vincenzo Zaccheo e che prevedeva la nascita di un “blocco giudiziario unico” in cui sarebbero stati ospitati Tribunale della Repubblica, Tribunale e Tar, con un posto di polizia e una stazione dei carabinieri. Il risparmio che porterebbe tale accorpamento ammonta a 300 mila euro annui, cifra che rappresenta il canone di affitto pagato per gli attuali uffici della Procura.

Il problema è che i costi di realizzazione sfiorano i 15 milioni di euro. Un elemento che fu motivo di accese e continue polemica anche ai tempi di presentazione dell’opera.  E infatti i lavori sono fermi dal 2006: il Ministero della Giustizia ha chiuso il rubinetto dei finanziamenti. E intanto più di 8 i milioni di soldi pubblici spesi fino ad ora per una struttura abbandonata all’incuria e agli atti di vandalismo. E per concluderla ne serviranno altri 6.

“Bisogna cercare di guardare in faccia alla realtà: i fondi non ci sono, non ci sono possibilità”, furono le arrendevoli dichiarazioni dell’ex sindaco Giovanni Di Giorgi. E così la situazione è rimasta in uno stato di impasse fino allo scorso aprile, quando sembra essersi aperto uno spiraglio sulla ripresa dei lavori: l’INAIL ha accolto la richiesta del Comune di far rientrare la Cittadella nel maxi-progetto che vede l’ente stanziare in tutta Italia quasi di 2 miliardi euro.

E i nuovi fondi che spetteranno a Latina ammonterebbero a 3 milioni. Ma intanto i lavori non sono ancora ripartiti, e non si sa quando si potrà finalmente uscire da questa situazione di sconcertante paralisi.

claudio-moscardelliUn monito, anche a fronte del rogo di ieri, arriva da Claudio Moscardelli,  che annuncia di portare la questione in Parlamento: “Presenterò in settimana interrogazione parlamentare al Ministro Orlando che ho incontrato ad inizio anno senza avere ancora risposte”, le parole del senatore PD. Si attende da Roma, dunque, una presa di posizione chiara e netta rispetto a quello che rischia essere uno dei maggiori casi di spreco che la nostra città abbia mai registrato.

Nel frattempo si indaga sui misteriosi incendi delle ultime 48 ore.

 

 

 

 

  1. Ma è mai possibile che nessuno paghi per questo? È mai possibile che si faccia partire un’opera pubblica senza i soldi?

    È mai possibile che si è pianificato un intervento del genere, che se anche fosse stato concluso, avrebbe spostato migliaia di macchine in un quadrante senza uno straccio di collegamento pubblico… senza nulla se non la voglia di far piazzare qualche milione di metro cubo di cemento quando ci sono spazi pubblici vuoti in centro…

  2. Chissà perché o Zaccheo o Di Giorgi ci sono sempre di mezzo quando si tratta di SPERPERARE soldi pubblici. Chi hanno fatto mangiare quei due “onesti” cittadini?

  3. Come è possibile che si facciano partire delle opere pubbliche senza avere i soldi?
    Come è possibile che nessuno paghi per questo?

    Quale è il senso di progetto del genere, anche se fosse stato ultimato, quando ci sono immobili pubblici vuoti in centro?

  4. credo che come idea generale sia stata buona. Spero che la nuova giunta riesca a fare chiarezza su questo e altri progetti.

  5. L’idea di evitare affitti ai privati quando si hanno immobili disponibili è razionale e positiva (viene da chiedersi come mai si è aspettato tutto questo tempo … vabbé).

    E credo che la nuova amministrazione si stia muovendo su questo, spostando gli uffici dal palazzo PEGASOL all’Albergo Italia in piazza del Popolo.

    Qui invece si è pensato di realizzare ex novo qualcosa senza soldi e lontano dai servizi soprattutto di trasporto. Un non senso … costoso e amaro.
    Ora addirittura i roghi … Qualcosa non torna

  6. L’idea di evitare di pagare affitti ai privati quando si hanno immobili disponibili è razionale e positiva (viene da chiedersi come mai si è aspettato tutto questo tempo … vabbé).

    E credo che la nuova amministrazione si stia muovendo su questo, spostando gli uffici dal palazzo PEGASOL all’Albergo Italia in piazza del Popolo.

    Qui invece si è pensato di realizzare ex novo qualcosa senza soldi e lontano dai servizi soprattutto di trasporto. Un non senso … costoso e amaro.
    Ora addirittura i roghi … Qualcosa non torna