“Scempiaggini di Calandrini”, bufera sulle parole della Finotti su Facebook. Coletta fa cancellare il post

Clima infuocato nei rapporti tra maggioranza e opposizione a seguito della seduta del Consiglio Comunale di ieri. Non bastano le polemiche scaturite dalla discussioni di più punti – linee programmatiche, centralità del Consiglio e mozioni sul progetto Città di Fondazione e sulla bretella Roma-Latina – a tenere banco in queste ultime ore è la diatriba tra Antonella Finotti, figura a capo della segreteria politica del Comune, e i consiglieri di opposizione Enrico Forte e Nicola Calandrini.
“Pur conoscendo le sorprese che la politica riserva, posso dire lo stupore quasi doveroso nel vedere annuire Forte alle scempiaggini di Calandrini…”, le testuali parole della Finotti sulla sua pagina Facebook.
Non si fanno attendere le risposte a tono degli interessati, i quali chiedono al sindaco un chiarimento ufficiale al riguardo, nonchè di convocare la conferenza dei capigruppo. Duro Nicola Calandrini: “Dichiarazioni offensive e denigratorie, gravemente lesive di chi svolge legittimamente all’interno del consiglio comunale il ruolo di opposizione. Coletta deve dire se condivide le dichiarazioni del suo responsabile politico relative al modo con cui la minoranza lavora in consiglio: se la risposta sarà affermativa trarremo le inevitabili conclusioni; se si tratta di esternazioni personali, tale posizione rende incompatibile la signora Finotti con il suo ruolo” . E punta il il dito sulle responsabilità politiche che possiede un tal figura nello scacchiere amministrativo:”La segreteria politica rappresenta, salvo smentite, la posizione del sindaco – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia – Quest’ultimo, in quanto rappresentante di tutta la città, non può fare considerazioni su un organo di controllo come il Consiglio che è “autonomo”, men che meno sull’agire dell’opposizione”.
Sulla stessa linea Enrico Forte che abbraccia la posizione adottata da Calandrini sulla questione. Si attende un intervento del sindaco al riguardo.
Immediata la risposta di Coletta: “La presa di distanza del Sindaco Damiano Coletta in merito alla vicenda del post pubblicato su Facebook dalla responsabile della segreteria politica del Gabinetto Antonella Finotti c’è stata prima nei fatti che nelle parole, tant’è vero che il Primo cittadino, appena appreso dell’incauta iniziativa della Finotti, ha immediatamente dato indicazioni per la rimozione del post. I principi della democrazia sono stati e saranno sempre guida dell’azione della nuova amministrazione e del Sindaco, nel pieno rispetto dei rapporti con l’opposizione e con la città tutta”.
Purtroppo, in certe posizioni, non si può dire nè tantomeno scrivere quello che si pensa.
Ricoprire incarichi nell’amministrazione della cosa pubblica è una responsabilità verso tutti i cittadini. Quando si percepisce uno stipendio (pagato dai contribuenti) senza sapere cosa fare o come comportarsi nell’esercizio delle prorpie funzioni, non è peregrino parlare di disonestà intellettuale. Le basi della democrazia risiedono nell’esistenza di una maggioranza e di un’opposizione. Quest’ultima va rispettata in quanto rappresentativa di un pezzo di comunità. Quando non succede siamo inpresenza di un regime autocratico. L’avversario politico va “combattuto” politicamente con argomenti e competenza e non insultato.