La Pax mafiosa che regna a Roma, nel Lazio 27 clan attivi: 18 a Latina

08/07/2016 di
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dda-dia-antimafia-4658752Uno «scenario complesso» con oltre 70 clan che operano tra Roma e provincia. La convivenza tra le mafie cosiddette tradizionali e le organizzazioni autoctone. E ancora, l’aumento registrato nell’ultimo anno nel Lazio delle organizzazioni criminali censite: passate dalle 88 del 2015 alle attuali 92. È la fotografia scattata dal II Rapporto «Mafie nel Lazio» curato dall’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la Sicurezza e la legalità della Regione Lazio in collaborazione con l’associazione Libera, presentato a Roma. Una pubblicazione di duecento pagine che, attraverso un resoconto dettagliato delle principali inchieste giudiziarie, fa il punto sulla situazione. A Roma – rileva lo studio – sono attive le mafie cosiddette criminali e hanno generato e sviluppato organizzazioni criminali autoctone.

«Dura dagli anni 80 una sorta di pax mafiosa tra le organizzazioni che convivono e si rispettano tra di loro», ha spiegato Giampiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio Sicurezza e legalità della Regione Lazio. Il rapporto evidenzia che «ciascuna organizzazione criminale, colpita da sequestri di beni e arresti, ha individuato nel mercato romano, già da alcuni decenni, la migliore “piazza per gli affari” e che «le mafie tradizionali presenti nella Capitale siano principali garanti di questa pace armata fra i gruppi criminali e i clan».

Nella Capitale si starebbero assistendo però una nuova fase. «Roma da sempre è un grandissimo mercato di investimento di ricchezze realizzate altrove – ha spiegato il procuratore aggiunto della DDA di Roma, Michele Prestipino -. Questa mano mafiosa a Roma non voleva essere vista per non essere riconosciuta. Questo modello esiste ancora, ma indagini degli ultimi due o tre anni ci consegnano un passaggio di fasi. La mano mafiosa che altrove ha accumulato risorse inizia a farsi vedere per scelta». «Per la prima volta sono stati trasferiti pezzi di strutture mafiose che si sono stabiliti sui territori – ha aggiunto – e lo usano come basi per gestire le loro attività».

La pubblicazione fornisce anche una mappatura territoriale della presenza delle organizzazioni criminale. Individuati complessivamente 27 clan mafiosi tra la provincia di Latina e quella di Frosinone: 18 operano a Latina (11 sono clan camorristici) e 9 in quella di Frosinone (5 guidati da boss della camorra).

«Si tratta di un rapporto molto importante per far crescere la consapevolezza di quello che ci accade intorno – ha sottolineato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti – Spesso c’è una tendenza a negare il fenomeno, come se affermando che la mafia c’è si facesse del male al territorio. Noi la pensiamo esattamente all’opposto».

Lo studio sarà distribuito anche nelle scuole. Ad intervenire alla presentazione, tra gli altri, il comandante regionale dei carabinieri generale Angelo Agovino e il capo del 2ø reparto Direzione investigativa Antimafia Maurizio Calvino.

  1. Quindi lo sanno è evidente ma questi tipi stanno ancora li come i casa-monica e compani..se cè tutto questo perché non si agisce per far regnare la legalità e onorare i tanti cittadini onesti che ogni giorno si guadagnano il pane lavorando..?!?

    • Forse perché fino a ieri i sindaci di Latina e Roma erano esponenti mafiosi? Se si votano mafiosi, come si predente poi che vengano fatte rispettare le leggi? Ora che il vento è cambiato sia a Roma sia a Latina forse i mafiosi pian piano spariranno… ci sono ancora membri della mafia nei consigli comunale, ma fortunatamente, ora sono in minoranza.

    • …perchè se cerchi di dare un giro di vite (per me anche 100) alla giustizia ti etichettano subito come comunista!!!
      un sano federalismo metterebbe fine a tutto e loro lo sanno benissimo!