Gruppo scout si perde sul monte Redentore, i vigili del fuoco salvano 7 ragazzi

29/05/2016 di
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elicottero-vigili-fuoco-drago-63Un gruppo scout si perde sul Monte Redentore a Maranola ma viene salvato dai vigili del fuoco. L’intervento è avvenuto con l’impiego dell’elicottero Drago 55. I malcapitati – spiegano i Vigili del Fuoco – 7 persone in tutto, tra i quali 2 minorenni, avevano perso l’orientamento non trovando il sentiero per ritornare al punto di partenza. Immediatamente hanno lanciato l’allarme alla sala operativa del 115.

Non poche difficoltà ha incontrato il personale a bordo dell’elicottero per individuare i 7 ragazzi, a causa delle nubi presenti in zona. I giovani sono stati poi recuperati, illesi ma terrorizzati per la brutta avventura.

  1. devono essere gli amichetti dello scout Matteo Renzi che ha perso l’orientamento dei principi e valori della Costituzione, o semplicemente quelli della promessa scout se mai l’abbia fatta.

  2. Ci tengo a chiarire che i ragazzi scout in questione non avevano né perso l’orientamento né erano dispersi, tanto che hanno comunicato all’elicottero la precisa posizione in cui si trovavano. Hanno agito per prudenza e coscienziosa sicurezza e responsabilità. Lo scoutismo ha scopi educativi, non è uno sport estremo fatto di montagna e fuochi, come purtroppo ancora molti pensano. E non c’è nessuna incompetenza o perdita di autorità in quanto associazione nel chiedere umilmente aiuto.

    • non è un caso sporadico,
      qualcosa negli educatori non funziona.
      E’ un dato di fatto che lo scoutismo è un metodo educativo, attraverso il quale si insegna ad essere responsabili, autonomi e pronti ad affrontare le difficoltà della vita, ma se per una gitarella in montagna i capi (presumo maggiorenni ed esperti) perdono l’orientamento non ritrovando il sentiero del ritorno mettendo a rischio l’incolumità del gruppo andrebbero sanzionati o per lo meno far pagare loro i costi del salvataggio.

      • Per questo ci tengo a chiarire ulteriormente (ha letto bene il commento?) i capi non avevano perso l’orientamento, tanto che hanno dato indicazioni precise all’elicottero. Il sentiero indicato da mappe igm e dal cai non era seguibile con una nebbia tale e con l’approssimarsi della sera, proprio per la responsabilità che lei menziona, chiedere aiuto è stata la soluzione migliore. I ragazzi avrebbero potuto benissimo tornare al punto di partenza, raggiungibile dalle auto, ma con un percorso di almeno due ore: quella sarebbe stata una mossa irresponsabile, muovendosi al buio e aumentando i rischi. La gitarella, come lei la chiama, era durata due giorni e stava per concludersi, dopo ore di cammino, pernottamento in tenda ed un percorso educativo associato. Non metta in dubbio subito l’associazione ed i capi, quanto chi elabora carte e mappe dei sentieri e sopratutto i giornalisti che hanno scritto molte cose senza coscienza alcuna del fatto, senza interpellare nessuno dei protagonisti e, nel caso dell’articolo apparso su latina oggi, addirittura ribaltando la vicenda. Questa che leggete è una cronaca del mai accaduto. Sta a voi darle incoscientemente fiducia

        • Signor Erasmo, lei quindi sta accusando i VIGILI DEL FUOCO di aver diffuso una ricostruzione dei fatti falsa, dopo aver salvato i ragazzi. Secondo me dovrebbe solo vergognarsi. Buona giornata.

          • Credo che stia mettendo in discussione il giornalista, visto che è il giornalista che dice che i vigili del fuoco abbiano detto quello. Che poi a lei faccia comodo credere le cose a modo suo, faccia pure.

  3. Erasmo, queste sono scuse non motivazioni, proprio per evitare situazioni critiche il percorso andava studiato minuziosamente, se i capi sono esperti come lei asserisce dovevano sapere che le carte IGM sono spesso vetuste, i responsabili dovevano avvalersi della nuova cartografia eventualmente disponibile nel WEB, compreso fugare ogni dubbio sulla situazione meteo, sapere che diversi sentieri di montagna sono poco praticati quindi la natura ne riprende possesso, sapere che le escursioni con pernottamenti in tenda il luoghi impervi non si studiano solo a tavolino, sapere che le percorrenze su sentieri montani da un punto ad un altro si calcolano in ore di cammino ad un passo medio ed allenato, che con lo zaino in spalla i tempi spesso raddoppiano, sapere che in montagna il tempo meteorologico può cambiare repentinamente, che rispetto alla zona costiera fa buio prima.

    Bisogna riflettere anche su un altro aspetto, che gli uomini impiegati per la ricerca e salvataggio rischiano la vita.

    Fortuna non che nessuno ha riportato danni, ma i costi dell’operazione?
    Non la prenda come un’accusa ma una critica costruttiva, avventurarsi tra le montagne i boschi quindi la natura è una delle attività più belle che dei giovani possano compiere, ma lo si deve fare con cognizione, raziocinio e molta esperienza.
    Un consiglio, la prossima volta i capi si prendano il tempo giorni prima di percorrere l’itinerario per valutarne tutti gli aspetti.

    • Questo mi sembra finalmente un commento costruttivo che mostra coscienza dei fatti. Di certo quest’esperienza varrà loro da insegnamento e magari la prossima volta daranno loro stessi gli stessi consigli ad altri!
      Resta la rabbia per il piccolo giornalismo che tira fuori cose mai accadute e copia e incolla da qualsiasi fonte. Diciamo che ognuno in ogni campo dovrebbe “valutarne tutti gli aspetti”!

      • Signor Erasmo, lei quindi sta accusando i VIGILI DEL FUOCO di aver diffuso una ricostruzione dei fatti falsa, dopo aver salvato i ragazzi. Secondo me dovrebbe solo vergognarsi. Buona giornata.

        • Il giornalista dichiara che i vigili del fuoco abbiano detto quello… ma per quello che ne sappiamo, potrebbe non averci parlato per niente con i vigili del fuoco eh…

  4. Scusi Erasmo, ma alla luce di quanto scritto da Cinico, i costi dell elicottero, chi pensa debba sostenerli?

  5. Suvvia, può capitare che ci si perda… PEr fortuna è andato tutto bene