Dai Cesaroni a Latina, arriva Elda Alvigini con Inutilmentefiga

28/04/2016 di
inutilmente-figa
inutilmente-figaCon una commedia brillante dalle pieghe tragicomiche Elda Alvigini sarà in scena venerdì 29 aprile alle 20.30 all’Auditorium del Liceo classico Dante Alighieri. L’attrice della fiction tv “I Cesaroni” porta a Lievito “Inutilmentefiga”, un one-women show scritto a quattro mani con Natascia De Vito e guidato dalla mano registica di Marco Melloni. Protagonista assoluta della scena, la Alvigini racconta la condizione delle quarantenni di oggi, figlie di ex sessantottini, donne cresciute nel clima degli anni della contestazione e di un’ideologia che le ha segnate. Donne a cui è proibito di godersi a pieno la vita perché la libertà conquistata costa rinunce, paga frustrazioni antiche, subisce rapporti affettivi ricattatori. Donne sole, spesso separate, vittime dell’idealizzazione del padre che fa fuggire qualsiasi altro uomo. Belle, intelligenti, colte, emancipate eppure inutilmente fighe. Biglietto €15, ridotto €10. Prevendite presso l’Info Point di Palazzo M o al numero 333 6950920. 
GLI ALTRI APPUNTAMENTI DI VENERDI’ 29 APRILE.
Un artista unico nel panorama musicale italiano è l’altra grande attesa per venerdì. Con un set acustico che promette emozioni a fior di pelle arriva al Sottoscala9 Umberto Maria Giardini. Noto ai più con l’ex nome d’arte di Moltheni, Giardini è uno tra i talenti più puri del cantautorato indipendente italiano degli ultimi anni, inconfondibile per timbro di voce, presenza scenica, raffinatezza della scrittura. Attualmente è in tour con il suo nuovo album “Protestantesima”, giunto a coronamento di un progetto più rock, visionario e psichedelico dei precedenti Moltheni e Pinedi. La tappa a Latina per Lievito è organizzata in collaborazione con Vinileria. Inizio del concerto: 22.30. Biglietto €5 con tessera ARCI. 
Non meno emozionante sarà ascoltare i musicisti in erba della Piccola Orchestra delle Musiche del Mondo. Sono giovanissimi, in età da scuola dell’obbligo; la Pomm dei Piccoli, che l’ensemble di Luigia Berti accoglie al suo interno dal 2014, assolda bimbi tra i due e i cinque anni. Si riuniranno nella Sala Grande di Palazzo M alle 19 per presentare “Salvo delle musiche migranti”, una celebrazione dell’epopea dell’emigrazione italiana verso le Americhe. La “mamma” Luigia Berti li guiderà nell’esibizione cui collaborano anche Julia Borretti (voce recitante), Michele Varcasia (chitarre e voce), Annamaria Giorgi e Mauro D’Addia (canto), Vincenzo Zenobio (clarinetto e fisarmonica), Angelo Giuliani (tamburelli). Per l’occasione di Lievito parteciperà inoltre il coro “D’altrocanto, nonostante tutto” di Paola Salvezza.
Quanti Peter Gabriel ci sono? Da questa domanda partirà Mario Giammetti per raccontare i mille volti e ruoli di uno dei massimi artisti del rock moderno. Il giornalista, esperto conoscitore dei Genesis e autore di diverse pubblicazioni sulla band di cui Gabriel è stato leader e anima, ha provato a riassumerli nel libro “Not one of us”. Di questo lavoro e delle tante facce di Gabriel ci parlerà alle 17 nella Sala del Caminetto.
Due gli appuntamenti della mattinata con la sezione “Saperi”. Il tema delle risorse geotermiche offerte dal nostro territorio sarà al centro dell’incontro organizzato dalle associazioni Rinascita Civile e Sempre Verde che si terrà alle 10.30 presso la Sala Conferenze della Facoltà di Economia. Interverranno al convegno dal titolo “Geotermia e risorse del Territorio Pontino” Giovanni Luca Cardello, geologo e ricercatore, Luca Guglielmetti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Ginevra, Fausto Ferraresi, direttore del settore teleriscaldamento del gruppo Hera, Francesca  Faggioni, docente e ricercatrice in Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università degli Studi Roma Tre, Jessica Brighenti, pianificatore territoriale.
Agli studenti del Marconi, invece, il biologo marino Armando Macali racconterà la spedizione che da Latina l’ha portato fino in Antartide per fare indagini genetiche e campionare pesci, crostacei e organismi marini. Un viaggio estremo in un «contesto surreale fatto di ghiacci e nebbia – racconta – in cui si può perdere la cognizione del tempo e dello spazio perché il sole non tramonta mai e si ha l’impressione di essere sempre nello stesso posto e alla stessa ora». La conferenza “Alla ricerca della biodiversità perduta alla fine del mondo, da Latina all’Antartide” è in programma per le 11.15 nell’Aula Magna dell’Istituto di Via Reno.