AEROPORTO, COMUNE E PROVINCIA: RICORSO A TAR

03/12/2007 di
Ricorso al Tar e attivazione della società «Aeroporto Latina» istituita dalla Provincia di Latina. Sono queste le proposte avanzate nel corso della seduta
congiunta dei consigli comunale e provinciale, convocata questa mattina nella sala del Palacultura di Latina con all’ordine del giorno il tema dell’aeroporto civile. Un’assise allargata anche ai rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale, alle associazioni e ai rappresentanti pontini in Parlamento e in
Regione.

 
Consiglieri comunali e provinciali, il sindaco Vincenzo Zaccheo e il presidente della Provincia Armando Cusani hanno annunciato la propria adesione allo sciopero e alla manifestazione pubblica indetti da Cgil, Cisl e Uil il prossimo
19 dicembre. Intanto si valutano altre strade per contestare la scelta di Viterbo come sito del terzo aeroporto civile del Lazio. La decisione, una volta formalizzata, sarà impugnata davanti al Tar. I rappresentanti istituzionali hanno inoltre annunciato la partecipazione al consiglio regionale di mercoledì
e la volontà di ridare vita alla società «Aeroporto per Latina» dotandola di finanziamenti. Alla società sarà poi commissionato uno studio tecnico sulla possibilità di trasformare l’aeroporto Comani di Latina scalo in uno scalo in grado di ospitare i voli civili.
 
 
 
Il testo dell’Ordine del giorno approvato:
 
 
 

ORDINE DEL GIORNO

 

Il Consiglio Provinciale di Latina Il Consiglio Comunale di Latina

 

Considerato

Che tutte le analisi, sia di parte pubblica che privata, sulle quali gli enti territoriali sono chiamati a costruire le azioni e programmare gli interventi, evidenziano la esigenza di realizzare un "sistema infrastrutturale" quale condizione sine qua non per consentire un rilancio concreto e consolidato del tessuto economico sociale del territorio provinciale.

 

Ritenuto

che fattore indispensabile per una reale e concreta programmazione economica di medio lungo periodo è la precostituzione di quelle condizioni minime per garantire al territorio provinciale i mezzi e gli strumenti per l’accesso alla competizione globale, anche al di là dei confini nazionali, al fine di cogliere ed attrarre sul territorio investimenti ad alto valore aggiunto che diano vigore al tessuto produttivo, che supportino sistemi di filiera, che creino occasioni di lavoro e sostegno ai redditi.

 

Rilevato

che mettere in campo una gestione strategica del territorio significa valutare, costruire, sostenere una visione di insieme sulla quale far confluire le sinergie di gruppo e fare sistema per indirizzare la nostra economia verso il mercato globale e che per una condivisione di tali intenti è necessario unire le potenzialità e le risorse di ognuno, per una maggiore promozione e rivalorizzazione del territorio;

 

Rilevato

che la pianificazione territoriale per la realizzazione dell’Aeroporto Commerciale è stata inserita nel Patto Territoriale Centro-Nord pontino, sottoscritto in data 13/02/1997 dalla Regione Lazio, Provincia di Latina, CCIAA, i Comuni di Latina, Aprilia, Bassiano, Cori, Cisterna, Pontinia, Prossedi, Sabaudia, Sezze, Sermoneta, Rocca Massima, Roccagorga, Priverno, Roccasecca e Norma, dalla PRO.SVI, dall’Assindustria, dalla Federlazio, dalla CNA e vari istituti di credito tra i quali BDS, MPS, BNL e Banca di Roma;

 

Atteso

che da tempo la Provincia il Comune di Latina hanno intrapreso un percorso destinato a cogliere l’obiettivo di insediare a Latina il terzo aeroporto regionale avviando i necessari studi e le opportune progettazioni;

 

Considerato

che lo sviluppo e la crescita economica della Provincia di Latina è l’interesse primario condiviso, ed è sui fattori essenziali capaci di influenzare le scelte e le determinazione degli investitori, che dobbiamo lavorare di intesa e di concerto al fine di meglio realizzare gli obiettivi e le priorità ritenute comuni e verso le quali indirizzare ogni tipo di intervento azione o strategia;

 

Rilevato

che l’interesse all’insediamento di uno scalo aereo civile è fortemente condiviso dalla Provincia di Latina e dal Comune di Latina ed ha trovato altresì formale condivisione anche da parte della Giunta Regionale del Lazio, la quale ha palesato la intenzione di insediare presso il capoluogo pontino un aeroporto civile in quanto strumento atto a favorire quelle politiche di sviluppo ed il processo verso il rilancio dell’economia provinciale messe in campo sia dalla Provincia che dal Comune, rispondendo, al contempo, alla richiesta di infrastrutture e sistemi moderni di mobilità, da ultimo nel protocollo d’intesa (c.d. progetto Latina) siglato dal Presidente Marrazzo non più di qualche mese fa;

 

Atteso

che da tempo la Provincia ha intrapreso un percorso destinato a cogliere l’obiettivo di insediare a Latina il terzo aeroporto regionale costituendo una apposita Società di scopo la "Aeroporto di Latina SpA" ;

 

Preso atto

che la Regione Lazio ha approvato con Deliberazione della Giunta Regionale in data 23 febbraio 2006 le "Linee guida del Piano Regionale della Mobilità, dei Trasporti e della Logistica" nell’ambito del quale sono state tracciate le linee guida dell’assetto aeroportuale regionale; ed in particolare, per quanto attiene all’aeroporto di Latina, si stabilisce che "verrà adeguatamente attrezzato per accogliere il traffico charter e low – cost trasferito da Ciampino. Questo aeroporto, per la sua ubicazione a circa 45 minuti da Roma, si presta particolarmente: per accogliere il traffico passeggeri con collegamenti su gomma e rotaia già presenti e che verranno rinforzati nonché per accogliere, come già accennato, il traffico turistico diretto a Roma e Napoli oltre alle aree turistiche del Circeo, del litorale di Formia e Gaeta e le isole pontine";

 

Rilevato ancora

che le ragioni sopra rappresentate motivano la necessità della realizzazione dell’aeroporto, fortemente auspicata anche da tutte le parti sociali che sul territorio pontino, operano, producono, investono, intenzione formalizzata nell’intesa di programma sottoscritta lo scorso luglio 2007, nell’ambito del Tavolo di Partenariato Sociale della Provincia di Latina dalla CGIL, CISL, UIL, UGL, Confindustria, Federlazio e CCIAA;

 

che la Regione Lazio, nel DPEFR ha esplicitamente considerato prioritaria la realizzazione di uno scalo aeroportuale civile a Latina;


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Per tutte le considerazioni e motivazioni addotte nella narrativa del presente atto, Il Consiglio Provinciale di Latina ed il Consiglio Comunale di Latina

 

Convengono

Che la realizzazione di grandi opere infrastrutturali di interesse almeno regionale deve vedere il concorso strategico attivo delle Province e dei territori interessati;

 

Concordano di confermare

     

  • la volontà di realizzare una struttura aeroportuale civile al servizio del territorio della Provincia di Latina nell’ambito del territorio del Comune di Latina;

     

     

       

    • l’indicazione espressa dalla Regione Lazio nel Documento programmatico "Linee Guida del Piano regionale della Mobilità dei trasporti e della Logistica" , condiviso dalle stesse Provincia di Latina e Comune di Latina, che individua la struttura aeroportuale del Comami come la più adatta;

       

 

Si impegnano

     

  • ad attivarsi per favorire in ogni modo possibile la realizzazione di uno scalo aeroportuale civile nell’ambito del territorio del Comune di Latina, ivi compresa la necessità di commissionare uno studio di altissima professionalità e specializzazione al fine di confutare anche dal punto di vista tecnico le determinazioni assunte dall’ENAC, dalle Regione e dal Ministero dei Trasporti in relazione al ventilato sito di Viterbo;

     

 

Chiedono

       

    • al Presidente della Giunta regionale di porre in essere ogni opportuna azione al fine di garantire il rispetto degli indirizzi già fissati dalla Giunta e dal Consiglio Regionali, mantenendo così gli impegni già assunti formalmente all’atto della sigla del "progetto Latina";

       

 

Auspicano

     

  • l’ampliamento di società mista già presente aeroporto di Latina SpA alla presenza della Provincia di Frosinone, dei Comuni di latina e Frosinone, delle imprese, nonché delle associazioni presenti sul territorio e degli altri comuni che intendono aderirvi per porre in essere gli studi, i progetti e le pianificazioni necessarie alla realizzazione dello scalo civile presso del Lazio meridionale;

     

     

       

    • di intervenire nella seduta del Consiglio regionale del prossimo 5/12/2007 al fine di sensibilizzare e portare all’attenzione del Consiglio regionale la problematica in oggetto.

       

 

Aderiscono

     

  • Alla manifestazione pubblica del 19/12/2007 indetta dalla CGIL, CISL, UIL e UGL invitando alla massima partecipazione;

     

     

Chiedono

     

  • Che la Regione istituisca un tavolo permanente di confronto tecnico politico con le province interessate, i Comuni, la società indicata, le forze sociali, per determinare definitivamente il nuovo scalo civile del Lazio a Latina attesa la competenze ed esclusiva della Regione Lazio.

  1. Prima fanno fuggire i buoi dalla stalla.Poi si tenta di recupereare le corna.
    Proporrei ai Comuni del sud della Provincia di Latina di creare una nuova Provincia.
    E’ ora di staccarci da Latna.

  2. Finalmente stringono un po i glutei e si danno da fare!! La paura che la maggioranza provinciale possa diventare minoranza fa muovere anche le piramidi!!! Peccato che dovevano svegliarsi prima tutti questi cialtroni! Ora non ci resta che sperare in uno di quei miracoli tutti italiani……..l’altro miracolo lo possiamo fare noi: MANDIAMOLI A CASA!!!
    Intanto il 19 dicembre andiamo a manifestare in piazza cosi forse capiscono quanto sono incapaci!!!!

  3. Guarda genio di roby, che sono stati i tuoi compari del centro sinistra a far volare la’eroporto a Viterbo, non certo la Provincia di Latina, infatti gi

  4. caro enrico non c’hai capito un tubo del mio discorso!!!
    non chiedevo mica la sinistra a Latina ma che si votassero politici di destra diversi dagli attuali, in modo da punirli per i loro scarsi risultati!!!
    Comunque se dopo 75 anni di destra per una volta passasse la sinistra non

  5. ….Caro Enrico io ho detto politici accattoni e non dalla fedina penale dubbia e dai trascorsi offuscati…….
    A RISVEGLIATEEE!!!