Latina, alcuni commercianti propongono di limitare la Ztl al fine settimana

04/04/2016 di
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commercianti-latina-centroPubblichiamo la lettera aperta sulla ZTL firmata da Carmelo Fabrizio, Vice Presidente del comitato dei commercianti “Latina Centro”.

Dopo il fiume di parole lette a proposito della ZTL e dopo aver sedimentato le tante cose vorremmo dare il nostro contributo su questa annosa questione cittadina. Ad un anno e mezzo di vita della zona a traffico limitato risulta un evidente scollamento tra quello che realmente accade nel commercio della zona e le molte, troppe, dichiarazioni rilasciate da esponenti politici e da associazioni di categoria nazionali, spesso tra loro contrastanti.

Le associazione di categoria, le quali peraltro sono dotate di scarsa rappresentanza nel Centro Storico, dovrebbero studiare ed analizzare come si muove l’economia e valutarne gli eventuali sviluppi futuri, nonché valorizzare, stimolare e non ultimo tutelare il commercio cittadino dove il “negozio storico” è una risorsa: è la memoria!

Un’analisi più profonda porterebbe ad evidenziare non soltanto quello che accade “qui ed ora” ma come si muove il comparto in senso prospettico e il perché del continuo e repentino avvicendarsi di attività commerciali.

Nelle riunioni tra operatori del settore spesso si parla di ciò che avviene in altre città, ma nelle “altre città” il “centro storico” è il salotto della comunità. Nelle “altre città” si sceglie insieme per creare il meglio possibile e quando l’evento non si traduce in quel successo sperato essere realistici non è un’offesa a “questa città!”.

Tutto questo per giustificare una ZTL che così come è stata pensata e realizzata sembra fatta apposta per collezionare “insuccessi”, indubbiamente la scarsa qualità di molti eventi organizzati negli ultimi tempi ha contribuito a questo insuccesso.

E’ auspicabile che tutti i cittadini partecipino al benessere di una città, ognuno con le proprie possibilità e competenze, anche i commercianti giocano questa partita: siamo una delle principali parti produttive di un tessuto sociale e affossare questa ricchezza, in breve tempo, inevitabilmente creerà “povertà sociale” portando alla perdita di posti di lavoro e ad un fisiologico calo di entrate fiscali.

Vorremmo aprire anche un capitolo a proposito della pista ciclabile, altra realizzazione di una politica distratta e non interessata alla città e alla sua crescita, la domanda è “come vuole crescere e muoversi questa città?” Crediamo sia una domanda doverosa per tutti i candidati che si propongo per amministrare Latina.

Le nostre critiche nascono da una attenta analisi dello stato dei fatti dalla quale si evince che la suddetta pista è frequentata da poche biciclette al giorno, con un costo-benefico in perdita netta, mentre la ciclabile del mare frequentatissima, langue! Anche questo era possibile prevederlo? Crediamo di sì!

Realizzare una pista ciclabile che non porta da nessuna parte e che è intersecata da molteplici incroci e variazioni di marcia, crea rischi a chi la percorre e quindi per il cittadino è meglio evitarla. Che dire, inoltre, della segnaletica a terra che delimita la stessa pista? Quasi ogni giorno c’è qualcuno che cade; solamente nelle ultime settimana in via Diaz sono state soccorse tre persone poiché il cordolo che ne delimita la curva non è sufficientemente visibile.

Ultima, ma non meno importante la questione dei troppi parcheggi nel centro storico ad uso esclusivo di pochi. Questa cosa francamente ci indigna e la si vive in città come un vero e proprio sopruso osservando come una classe politica “sovrana” tratti come propri “sudditi” i cittadini, per il solo fine di favorirne pochi!

Inoltre è doveroso far notare che i parcheggi come prevede il c.d.s. all’art. 7 comma 8, dovrebbero essere in parte gratuita e in parte a pagamento e tutti ricadenti nella stessa zona mente nella nostra città la totalità dei parcheggi in centro è a pagamento.

Per concludere, sarebbe auspicabile che la politica almeno per una volta si spogliasse di roboanti proclami e agisse nell’equilibrio tra chi vuole vivere la ZTL e chi ci lavora, un buon inizio potrebbe essere: cambiare gli orari di chiusura e concentrarli nel fine settimana, creare un vero progetto di riqualificazione e di ripopolazione attivando quel processo di idee ed intenti che porterebbe Latina, al pari di ogni altra città, ad  avere un “Centro Storico salotto” con  spazi vivibili e vitali per tutti.

Lo stop alla pavimentazione imposto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali dimostra che le nostre critiche erano legittime: le città di fondazione hanno la stessa dignità delle città rinascimentali, medioevali o di altre epoche e perciò un approccio devastante come quello immaginato per il “nostro” centro era, ed è, una follia.

“Non si possono effettuate opere invasive prima di valutare l’impatto delle stesse sull’intero impianto della città di fondazione” così recita la nota della Soprintendenza e così deve essere in una città che affronta il terzo millennio con l’orgoglio delle proprie origini.

Vi ringraziamo per la cortesia che ci riservate leggendoci, e Vi porgiamo cordiali saluti.

 

  1. condivido a pieno quanto detto… la ZTL deve essere attiva solo nel fine settimana e nei giorni festivi e pre-festivi…. senza dimenticare che per trovare un pargheggio nei pressi del centro il fine settimana bisogna girare 20 minuti per trovarlo…si doveva realizzare un parcheggio multipiano ma per adesso non si vede niente… la pista ciclabile in centro va eliminata…si sta dimostrando un’opera inutile…!!! per quanto riguarda la pista ciclabile che porta al mare bisognava solo allargare quella esistente con un notevole risparmio di fondi pubblici… ora ci troviamo una pista pedonale che nessuno usa e che copre solo 1/3 del tragitto Latina-Mare…!!! voglio uscire un secondo fuori argomento… le passerelle al mare sono impraticabili… chiedo al commissario un’intervento immediato vista l’imminente apertura della stagione balneare…

  2. Se si fa come propinate, non è più una ZTL, ma un’isola pedonale! E poi, state usando la stessa politica chi non voleva e non vuole la ZTL, una stringa noiosa che avete tolto dal vostro pensiero, che ad ogni negozio che abbassava le serrande, era colpa della medesima. Per quanto riguarda le piste ciclabili e le ZTL, è l’Europa che ce lo impone. Come ZTL, Latina era in ritardo ed hanno dovuto provvedere per sovvenzioni europee, comprese le ciclabili (a totale di chilometri). Basterebbe andare a vedere altre città italiane, special modo quelle della nostra Provincia, chi ha la ZTL con tanto di varchi elettronici. Mi sembra che a Gaeta nessun commerciante di lamenta della ZTL, che è 300 volte più grande di quella di Latina (circa 100 metri). Vado per un attimo fuori tema. Io sono cliente di decathlon, a Latina se verrebbe questo marchio, quel pugno di mosche lamentose dei commercianti del centro storico, i soliti 4 mugugni, metterebbero ferro e fuoco ad un’intera città, quando sono coloro che per una canottiera paghi 30/40 euro manco fosse tempestata di oro che sbrilluccica Abbassate i prezzi e le persone vengono a comprare!