Revocate le licenze per i locali sulla spiaggia a Latina, a rischio la nuova stagione

25/02/2016 di
stabilimento-lido-latina-mare-2015

stabilimento-lido-latina-mare-2009Non c’è pace per il lido di Latina, da anni alle prese con questioni di illegalità diffusa, contenziosi e scarsa trasparenza. Il braccio di ferro tra stabilimenti balneari e Demanio finisce con la dichiarazione di decadenza da parte del Comune di Latina delle licenze di concessione per nove stabilimenti. Se ne salva soltanto uno, l’attività che ha smontato la struttura in legno.

Tutti gli altri sono rimasti così com’erano e ora non hanno più diritto ad occupare il suolo demaniale, dunque non potranno riaprire per la prossima stagione. A meno che, come scrive Il Messaggero, il Tar non cambi la situazione, visto che molti operatori presenteranno ricorso amministrativo.

Grazie alla nuova legge regionale gli operatori chiedevano di poter restare aperti anche in inverno, ma il Comune ha negato questa possibilità in virtù del Pua, il Piano di utilizzo degli arenili, che non consente di mantenere gli stabilimenti montati oltre il 31 ottobre.

E così la questione si complica per i gestori dei lidi Circello, Amarylli, Altea, dei Laghi, di Enea, Nolivè, Lido di Egea, Nausicaa, Lido del Sandalo, Tropicana. Come al solito i contenziosi si trascinano per mesi, spesso anni, e a rimetterci è l’intero territorio. A gennaio la Polizia locale ha documentato con delle fotografie il fatto che le strutture non erano state smontate, è così scattato un verbale per la violazione delle disposizioni del Codice della Navigazione. Poi l’avvio dei procedimenti per la revoca delle concessioni, mentre gli stabilimento continuano ad appellarsi alla legge regionale chiedendo di restare in funzione tutto l’anno.

  1. Secondo il mio piccolo parere personale, è il comune che sta sbagliando qualcosa! Mi riferisco alle vecchie e nuove normative, in quanto, sempre secondo il mio umile parere, probabilmente, il comune, sta osservando leggi bibliche, superate dai tempi di chicchinella senza badare invece, alle nuove. Eppure c’è un commissario che dovrebbe saper visionare.

  2. Magari il Comune riuscirà anche a revocare le concessioni date sul lato sinistro, dove la sera diventano veri e propri ristoranti. ………

  3. E la prima cosa giusta che fa il commissario, già sono operatori che sfruttano una concessione, quindi privilegiati in quanto possono lucrare su un bene pubblico, poi si permettono anche di lasciare in condizioni miserevoli il litorale per mesi e mesi. Da tempo non andavo a passeggiare al mare e lo spettacolo di queste strutture lasciate cosi, mezzo smontate, senza alcuna sicurezza e sorveglianza, è veramente squallido. O si impegnano a tenerle aperte tutto l’anno, o le smontano, lo sfruttamento della spiaggia solo per spremere soldini per due mesi è una vergogna.

  4. Io resto attonito davanti ai comportamenti di arroganti e incapaci dirigenti comunali.
    Il comune sta massacrando il lungo mare in ogni modo è in ogni senso ,due anni fa i lavori del plus hanno quasi azzerato la stagione estiva, lo scorso anno l’inversione del senso di marcia ha creato un’infinità di problemi ed ora “dulcis in fundo” revochiamo in fretta e furia le licenze di ben nove stabilimenti.
    Ma quello su cui mi interrogo è’ il perché la maggior parte di questi imprenditori abbia deciso di contravvenire alle indicazioni del Pua comunale ,dopo aver smontato e rimontato tutto per dieci anni !!!!!!
    Il dirigente sapeva bene (se lo so io) che c’era un ricorso al Tar pendente e se i titolari degli stabilimenti la maggior parte dei quali tira avanti con enormi sacrifici ( tranne un paio di attività la stragrande maggioranza sopravvive) , hanno lasciato lì il grosso delle strutture è’ in forza di una legge regionale come chiaramente riportato dal quotidiano” il giornale di Latina”risparmiando così diverse migliaia di euro tra smontaggio e deposito invernale da pagare.
    Ma a Latina abbiamo il dirigente modello , quello che di giorno è’ integerrimo e di notte culla tesse le sue tele senza pensare in alcun modo al bene della comunità .
    Sono in egual misura disgustato per quanto riguarda la situazione chioschi sul lato sinistro del lungo mare , dove la situazione di stallo e le lentezze burocratiche non permetteranno di far si che il bando appena trasmesso all’ufficio gara porti all’assegnazione per tempo delle aree e la possibilità di proroga stagionale non viene nemmeno presa in considerazione dal nostro dirigente modello di turno !!!!!!

    • Ma che dici, dove vivi. Ma non sai che a sx sono anni che comanda ” qualcuno”. Fatti una passeggiata poi raccontaci che hanno fatto la “gara” per l assegnazione.
      Come diceva Totò “ma mi faccia il piacere”.
      Sembra che la legalità crei disagi esistenziali…….

      • La notizia riportata parla degli stabilimenti a destra, e non a sinistra! Ripeto: gli stabilimenti nati a partire dal 2007 sono tutti regolari, non mostrano alcuna irregolarità verso pagamenti demaniali, acqua, rifiuti, al di là di chi, invece, probabilmente, al di fuori degli stabilimenti, sono esistenti delle irregolarità note a tutti e dimostrate attraverso chiusure e sigilli e riaperture immediate come riportato dalla stampa locale.

  5. Scusate se è poco ma il lungomare di Latina aldilà dei chioschi e concessioni fa schifo e poche se non nulla sono le attrazioni a favore del turista e non solo pertanto la città è un pozzo senza fine.

  6. Pasquino caro ,vai in procura e denuncia le tue certezze …magari fai anche il nome di questo qualcuno .
    Ps. Per inciso io a Latina ci vivo da sempre e ti garantisco che nessuno deve darmi lezioni di civiltà sociale ….il chiosco a cui te forse ti riferisci è’ sotto sequestro e per quanto mi riguarda chiuso il discorso.
    Per il resto il bando per la gara d’assegnazione l’ho letto mii basta e mi avanza.
    A Latina c’è stato uno chiaro sparti acque e se non te ne sei accorti fatti rinfrescare la memoria da qualcuno di tua fiducia.
    Ribedisco il mio sostegno morale a tutti gli operatori di chioschi e stabilimenti !!!!!!