BIANCHI,VITERBO SCELTA TECNICA, VOCAZIONE LOW COST

28/11/2007 di
«Abbiamo scelto Viterbo come sede del terzo scalo del Lazio perchè le analisi tecniche e soprattutto le valutazioni di Enac ed Enav lo indicano in modo
inequivocabile come il più idoneo». Lo ha detto il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, incontrando i giornalisti nella sede del rettorato dell’Università della Tuscia. 

 
«In questi mesi – ha aggiunto il ministro – ci siamo costruiti una corazza impenetrabile per respingere le pressioni e i tentativi di condizionamento giunti da tutte le parti. Posso dire che abbiamo agito con grande rigore per tutelare
l’interesse collettivo. Ci siamo fatti guidare solo dai dati tecnici e dalla considerazione che il terzo scalo del Lazio dovrà integrarsi con il sistema aeroportuale nazionale. E Viterbo ha le potenzialità per farlo».
   Bianchi ha auspicato che d’ora in avanti si operi «per portare a completamento lo scalo entro 3-5 anni. L’obiettivo è quello giungere al 2020 con circa 10 milioni di passeggeri l’anno in transito da Viterbo».
  Lo scalo di Viterbo, ha aggiunto Bianchi, «dovrà avere una vocazione low cost e dovrà essere finanziato in prevalenza da capitali privati». Alla domanda su chi potrebbe essere il gestore dell’aeroporto, Bianchi ha risposto: «Ora il pallino è in mano alla Regione Lazio».  In merito ai collegamenti tra Viterbo e Roma il ministro ha auspicato che si creino, «in tempi non biblici» i presupposti
per far giungere i passeggeri a Roma e a Civitavecchia su rotaia«.    
   Al suo arrivo in città, il ministro è stato salutato da un aereo privato, che ha sorvolato la città, noleggiato dal Comitato per l’aeroporto di Viterbo. »Lo abbiamo così ringraziato per aver compiuto la scelta più logica e giusta«,
ha detto il presidente del Comitato Stefano Caporossi.
  1. La reazione della cittadinanza compatta di Latina e dell’intero arco politico dimostra che era diffuso il convincimento sull’esistenza di tutti i requisiti per l’assegnazione dell’areoporto a Latina.
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