AEROPORTO, LATINA BEFFATA: LE REAZIONI

26/11/2007 di
Alcune reazioni politiche dopo la scelta di Viterbo come sede del terzo scalo aeroportuale del Lazio.

«Sono sconcertato». È quanto afferma il sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo, dopo la scelta di Viterbo per il terzo aeroporto del Lazio. Sconcerto «soprattutto dalla posizione sempre più politica e di parte assunta dal presidente Marrazzo, con il quale personalmente mi sono sempre confrontato lealmente e nel rispetto profondo delle istituzioni. Debbo invece constatare che non ha mai smesso i panni di uomo di parte, con conseguente penalizzazione di un territorio evidentemente a lui non politicamente vicino».
 
Zaccheo ricorda come con il presidente della Regione abbia siglato «un protocollo d’intesa» e come «nel piano regionale della mobilità Marrazzo ha inserito Latina quale sede ideale del terzo scalo aeroportuale perchè oggettivamente sapeva che si trattava, e si tratta, della scelta tecnicamente più giusta». Ora secondo il sindaco «a poche ore dall’annuncio ufficiale
del ministro Bianchi,  rocambolescamente preceduto nei giorni scorsi dal suo collega Fioroni in una gaffe con pochi precedenti nella storia politica, guarda caso anche Marrazzo ha cambiato direzione».
 
Per Zaccheo è «un fatto gravissimo» che impone «la presa di coscienza della urgenza assoluta di un nuovo assetto istituzionale del Lazio che tuteli Latina da un romacentrismo che rischia seriamente di soffocarla». Annunciata una seduta congiunta dei consigli comunale e provinciale con rappresentanze
parlamentari e regionali,  sindaci, forze sociali mercoledì alle 16 al Palacultura «per decidere le azioni da avviare, inviteremo anche  Marrazzo».
 
 
«Nessuna scelta tecnica e oggettiva ma un teatrino e ha vinto chi aveva più santi in Paradiso». È quanto afferma il consigliere regionale pontino dell’Udc Aldo Forte, ricordando che «Viterbo è il collegio elettorale del ministro Fioroni che già ai primi di novembre aveva fatto capire che il ministero dei Trasporti la scelta definitiva l’aveva già bella che fatta». 
 
«Ancora una volta – aggiunge – abbiamo avuto dimostrazione dell’incapacità della giunta Marrazzo di operare scelte sulla base di riscontri obiettivi: il presidente della Regione Lazio non ha infatti deciso nulla, limitandosi  ad eseguire una decisione altrui. Ricordo che Marrazzo, nelle linee guida del
piano regionale sulla mobilità, presentate dall’ex assessore ai trasporti Ciani, aveva indicato Latina come nuovo terzo scalo aeroportuale per una serie di motivazioni sia geografiche che economiche». 
 
Il consigliere regionale afferma inoltre: «Non posso che constatare, con un certa amarezza, le continue umiliazioni che il centrosinistra affligge  al nostro territorio e ai suoi abitanti. Non è vittimismo  ma la presa d’atto, suffragata da
dati concreti, che Latina è considerata territorio di serie b».
 
 
«La scelta di Viterbo come terzo scalo aeroportuale del Lazio risponde a criteri squisitamente politici e la decisione del ministro Bianchi, pertanto, desta fortissime riserve sul metodo e sul merito». Lo afferma, in una nota, Claudio Moscardelli, consigliere regionale del Pd, che punta l’indice anche su alcune «relazioni dell’Enac che hanno dimostrato non soltanto una profonda incoerenza rispetto al Piano regionale della Mobilità, ma anche la totale assenza di ragioni convincenti e basate su dati tecnici». «Affermare infatti – spiega Moscardelli – che il sito di Viterbo non crea interferenze con Fiumicino e fa risparmiare carburante alle compagnie aeree, così come sostiene l’onorevole Vito Riggio presidente Enac, è una motivazione insufficiente che non tiene conto neppure dello sviluppo del traffico aereo proveniente dal
Mediterraneo, previsto in ogni piano della mobilità». «Inoltre Viterbo – aggiunge l’esponente del Pd -, sprovvista di una rete ferroviaria in grado di veicolare su Roma almeno 20mila passeggeri al giorno, è inadeguata per porre rimedio all’urgenza di decongestionare l’aeroporto di Ciampino, come promesso agli
abitanti della zona che dovranno invece attendere almeno 3 anni, il tempo necessario per il rafforzamento della linea ferroviaria Roma-Viterbo».
 
«Il presidente Marrazzo – continua Moscardelli – che ha assicurato che la Regione sosterrà economicamente un quarto scalo nel Lazio sud, sa bene che questa decisione dovrà passare per il Consiglio regionale, e si dovrà tener presente che il Piano della Mobilità ha indicato Latina come sito ideale. Perché ritengo che non si debbano promuovere scelte che rischiano di punire una provincia rispetto all’altra, sottoporrò a Marrazzo ed al Consiglio regionale la proposta di riunire i Presidenti delle Province e i sindaci di Frosinone e Latina per costituire una società mista con la Regione e concordare le modalità di partecipazione di entrambi i territori alla costruzione del quarto sito del Lazio, a prescindere dalla sua localizzazione. L’individuazione del quarto scalo deve essere il frutto di una motivazione tecnica che la Regione stavolta deve
commissionare ad un pool di esperti, indipendenti e qualificati, per evitare che gli enti provinciali possano vedere nella Regione Lazio un soggetto di parte che non tutela tutti i cittadini».
  1. Caro Moscardelli ti sei bevuto il cervello? Se non intendono fare il terzo scalo a Latina perch

  2. SONO D’ACCORDO CON TE!BASTA, DOBBIAMO DIRE BASTA
    A QUESTI 4 CIALTRONI, SIA IN COMUNE SIA IN PROVINCIA
    CHE IN REGIONE.
    FORZA PONTINI

  3. Moscardelli ancorqa non ha capito che il suo caro amico Marrazzo lo sta prendendo per il….
    Marrazzo gli ha assicurato che il quarto scalo si far