In Procura le carte di Tuma che proverebbero un patrimonio milionario

Saranno affidate ad un perito di fiducia della Procura di Latina le carte sequestrate nell’ufficio di Gianluca Tuma, uno dei principali indagati dell’operazione “Don’t touch”.
Il Capo della Squadra Mobile di Latina Tommaso Niglio è tornato ieri con i suoi uomini nell’ufficio sito in Corso della Repubblica per prelevare i fascicoli sigillati all’indomani degli arresti avvenuti lo scorso 12 ottobre.
Secondo gli inquirenti in queste carte ci sarebbero le prove dell’intestazione fittizia di beni per la quale il Gip Giuseppe Cario ha predisposto il sequestro preventivo di beni per 12 milioni di euro. Gianluca Tuma, infatti, sarebbe stato il reale proprietario di almeno nove società, tutte intestate ad amici o parenti, a loro volta indagati. Tutto ciò al fine di aggirare le norme sulla prevenzione patrimoniale che consentono di sequestrare patrimoni di cui non sia chiara la provenienza.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.