Operazione “Don’t touch”, la politica applaude dopo gli arresti a Latina

“Un’indagine complessa, frutto della collaborazione tra la Questura di Latina e l’Unità indagini patrimoniali del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, che ha assestato un colpo durissimo ad una vera e propria holding del malaffare che operava da anni sul territorio pontino”. Queste le parole pronunciate dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, riguardo ai 24 arresti di persone legate al clan Di Silvio avvenuti ieri mattina.
A congratularsi per il brillante lavoro svolto dalle forze dell’ordine è stato anche Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza e legalità della Regione Lazio, il quale ha rivolto un plauso in particolare al Questore di Latina Giuseppe De Matteis. Ha infatti affermato che “Con questa operazione che segue, a distanza di un anno la sentenza del processo Caronte che ha condannato a 240 anni molti esponenti riconducibili al clan Di Silvio-Ciarelli, l’organizzazione criminale più pericolosa di Latina è stata decapitata dimostrando ancora una volta che lo Stato è sempre più forte delle organizzazioni malavitose”.
Anche l’esponente del Pd Giorgio De Marchis è intervenuto sulla vicenda. “L’operazione ha fotografato il sistema criminale e di potere che da almeno quindici anni tiene in ostaggio Latina condizionandone l’economia e la stessa vita sociale. La banda criminale sgominata ha tutte le caratteristiche delle cosche mafiose partendo dalla piramide organizzativa per arrivare al mondo degli investimenti finanziari, al controllo del traffico di droga, alle estorsioni, all’uso sistematico della violenza, al possesso di armi da fuoco e da ultimo, ma non per importanza, ai molteplici e profondi legami col mondo politico e istituzionale». Il democratico ha poi voluto sottolineare che “Ciò che colpisce in questa occasione è la straordinaria collaborazione civica: cittadini che davanti alle minacce non hanno esitato un secondo per imboccare la scalinata della questura. Si tratta di commercianti in vista, di giovani impegnati in politica come Matteo Palombo, di giornalisti come Vittorio Buongiorno che grazie al loro coraggio hanno consentito agli uomini impegnati nelle indagini di andare fino in fondo”.
“Anche oggi le Forze dell’ordine – la polizia in particolare – hanno dato dimostrazione di grande professionalità portando a termine numerosi arresti a Latina nell’ambito dell’inchiesta «Don’t touch»”. Lo dichiara, in una nota, il consigliere regionale Enrico Forte a seguito degli arresti portati a termine dalla questura di Latina. “Come ha sottolineato la Procura della Repubblica, diversi cittadini hanno denunciato il sistema criminale che ha imperversato per anni in città dando ulteriore sostegno alle indagini. Il tenore criminale dei personaggi implicati, in grado di infiltrare lo Stato ed intimidire chiunque, ha purtroppo dato vita ad una economia parallela che ha danneggiato i cittadini e gli operatori onesti. Un sistema inquietante e socialmente pericoloso cui la Polizia e la Procura hanno inferto un colpo durissimo. Accogliendo l’invito del questore di Latina, mi sento di dire che non possiamo sottovalutare il livello di infiltrazione di alcuni gruppi criminali, la loro capacità di intimidite anche i professionisti dell’informazione che coraggiosamente, ogni giorno, raccontano cosa accade nel capoluogo e nell’intera provincia. Infine, oltre a ringraziare le forze dell’ordine, dobbiamo lanciare un appello forte alla politica affinché, dando esempio di trasparenza, sia essa il primo baluardo della lotta per la legalità e la sicurezza dei cittadini”.
Ma guarda questi bravi politici come si buttano avanti… Spiacente, ma mentre il sindaco era in carica l’opposizione (Il PD in questo caso, ma qualsiasi altro partito sarebbe uguale) NON esisteva. Inutile domandarsi come mai…
La ruota gira..
… ma l’ex sindaco Di Giorgi questa volta non si esprime?
Sarà troppo impegnato con il suo nuovo incarico da speaker a radio luna per commentare le gesta di suo “fratello” pasquale