Lollo potrebbe essere minacciato e ritrattare le accuse, il giudice fissa l’interrogatorio

17/09/2015 di
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giudice-antonio-lolloIl giudice di Perugia ha deciso: Antonio Lollo sarà ascoltato il 24 settembre. Il giorno successivo toccherà ai commercialisti Alberto Polonio e Luciano Lodo, persone offese in questo procedimento, e grandi accusatori di Lollo.

La formula è quella dell’incidente probatorio, ciò che Lollo dirà avrà valore di prova nel futuro processo sulle mazzette al tribunale di Latina. Il giudice Lidia Brutti ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura di Perugia. I magistrati temono che Lollo possa essere minacciato per non fare nomi, oppure che possa ricevere offerte in denaro per ritrattare le accuse o non confermarle.

Nella richiesta di incidente probatorio si parla di un «fondato motivo di ritenere che Lollo, che ha resto dichiarazioni auto ed etero accusatorie nel corso degli interrogatori resi dinanzi al pm, possa subire minacce o promesse o offerte di denaro da parte dei coindagati affinché non deponga o deponga il falso».

Secondo il giudice Lidia Brutti esiste il pericolo di inquinamento delle prove e di interferenze con le indagini in corso. «Ricorrono – scrive il giudice – circostanze sintomatiche del pericolo di inquinamento delle prove, alla luce degli elementi specifici, (…) descritti nell’ordinanza di custodia cautelare emessa da questo Gip, tra gli altri, nei confronti di Lollo, Viola, Gatto, Genco per i quali le misure restrittive sono ancora in corso di applicazione».

antonio-lollo«Tenuto conto del contesto ambientale – continua il giudice – della natura dei rapporti tra i soggetti a vario titolo coinvolti (…), della capacità di interferire con le indagini in corso, vi è fondato motivo di ritenere che i testimoni possano essere esposti a pressioni e condizionamenti anche gravi diretti a ottenere ritrattazioni e/o accomodamenti, quanto meno parziali, delle loro precedenti dichiarazioni». Il giudice vuole anche arrivare a una «precisa qualificazione giuridica dei fatti, considerate la fluidità delle contestazioni, non ancora cristallizzate, e le versioni parzialmente non coincidenti delle persone offese con quelle rese dagli indagati».

  1. dopo 6 mesi dall’arresto i giochi gia son fatti, dirà quello che puo dire…ometterà quello che non potrà dire….tempi immani della nostra giustizia e tutto cadrà in un niente di fatto…intanto c’è chi ha incassato soldi, chi ha fatto truffe e sta in giro…(vedi imprenditore di cisterna che è noto per il suo comportamento disonesto…) il nome? D.I.