Con gli occhi del dopo, un viaggio della memoria sulle orme di Ulisse

14/09/2015 di
Cattura

CatturaSaverio Vallone presenta “CON GLI OCCHI DEL DOPO. Il figlio del pescatore sulle orme di Ulisse” Terza Edizione SUSIL EDIZIONI 2015, libro di Tommaso La Rocca.

Alla prima presentazione avvenuta a Sperlonga lo scorso sabato, seguiranno Fondi il 15 settembre nel Castello Baronale o Palazzo del Principe, Latina il 16 settembre nella Sala del Circolo Cittadino in Piazza del Popolo ed Itri il il 23 settembre presso il castello o nella Sala del Museo del Brigantaggio.

Il libro tratta di storie vissute dai cittadini di Sperlonga e paesi limitrofi, dove l’autore ha trascorso la sua infanzia e ha sentito spesso il bisogno di tornarci nuovamente, anche dopo essersi dovuto allontanare per motivi di studio e di lavoro. Storie che si muovono sul filo di motivi autobiografici e al tempo stesso amplificati con quelli della gente comune e dei contesti storici della guerra e del dopoguerra.

Dalle sponde della riviera di Ulisse, dove Tommaso è nato nella grotta di Tiberio Cesare in tempo di guerra e Saverio ha vissuto in tempo di pace nella bella villa di suo padre, Raf Vallone,  inconsapevoli l’un dell’altro, si sono trovati entrambi a intraprendere un viaggio sulle orme e sulla scia di Ulisse: il primo scrivendo un libro sullo scenario della leggenda omerica dell’ Ulisse alle prese con Polifemo e Maga Circe,  l’altro componendo lo spettacolo teatrale sull’avventura dei viaggi dell’eroe di Itaca e duo figlio Telemaco. Una interessante e felice coincidenza della vita.

Un racconto molto apprezzato non solo in Italia, ma anche all’estero.

“L’autore di questo scritto non sono solo io. Lo è anche  mia madre, almeno per la prima parte. Componiamo questo libro insieme, lei con la memoria, io con la penna. La maggior parte delle storie  iniziali che andrò a scrivere me le ha raccontate lei.  Lei  poteva solo raccontare. Non sapeva né leggere né scrivere, ma era orgogliosa di aver fatto un figlio che aveva imparato a leggere e scrivere.  Così io, ora, oltre a scrivere i miei ricordi, posso trascrivere anche i  suoi, che lei consegnò a suo tempo, come in eredità, alla mia memoria. Senza le testimonianze di mia madre,  la parte più importante, quella iniziale, di questo libro non esisterebbe; e senza la mia penna non esisterebbero neppure i suoi racconti, che, coloro ai quali li ho anticipati a voce,  li hanno trovati belli e interessanti. Spero che lo siano anche a chi li legge ora che li ho scritti” (Dall’ “Antefatto”).

Tommaso La Rocca è nato a Sperlonga nel 1943. Dopo aver frequentato la scuola primaria nel paese d’origine, le scuole medie e superiori tra Gaeta, Nola e Anagni, ha compiuto i suoi studi all’Università di Urbino, laureandosi con una tesi sulla Filosofia di Emanuele Severino. Ha iniziato il suo lavoro di ricerca scientifica nel 1972 presso l’Università di Urbino, trasferendosi successivamente all’Università di Ferrara, dove ha insegnato Filosofia Morale fino al2009. Oltre che in Italia, ha svolto attività di ricerca scientifica, anche in Germania e Austria. Vive attualmente tra Ferrara eVienna. Alcune tra le sue pubblicazioni:  Gramsci e la Religione (Brescia 1981, 1991), La critica marxista della religione da Karl Marx a Ernst Bloch (Bologna 1985, Ferrara 1996), Es istZeit. Apocalisse e Storia. Studio su Thomas Muentzer 1490-1525 (Bologna 1988) Thomas Muentzer e la rivoluzionedell’uomo comune (Torino 1990), Antonio Gramsci, la religione come senso comune (Milano 1997), Max Adler e OttoBauer, Il fenomeno della religione nell’austromarxismo   (Lecce 2001) , Max Adler, Religion Privatsache, Salisburgo-Vienna, 1997, (in traduzione italiana: Filosofia della Religi.one, Roma 1997), OttoBauer, Religion als Privatsache(Salisburgo-Vienna 2001 (in traduzione italiana: La Religione come affareprivato, Firenze 2001), Karl Renner, Politik und Religion  (Francoforte s.M. 2004, in traduzione italiana: Karl Renner, Scritti su religione e politica, Roma 2005),L’albero della conoscenza del bene e del male. L’etica di Immanuel Kant (Roma 2009).