Lelia Caetani tra i 40 migliori giardinieri di tutti i tempi

22/07/2015 di
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great-gardeners-caetaniPer gli appassionati di giardini e di giardinaggio, la Royal Horticultural Society ha dedicato un libro a quaranta giardinieri di spicco di tutti i tempi, fra cui Lelia Caetani: RHS. Lessons from Great Gardeners. Forty Gardening Icons and What They Teach Us. di Matthew Biggs, Editore Mitchell Beazley, 2015

Sin dagli inizi, l’arte e la scienza del giardinaggio si è continuamente rinnovata e migliorata grazie a grandi giardinieri – uomini e donne cui passione per il giardinaggio li ha portati a migliorare e innovare, superando sfide e sperimentando nuove idee. Questi giardinieri hanno ispirato le generazioni future, così come i loro giardini, che attraggono milioni di visitatori ogni anno.

RHS LESSONS FROM GREAT GARDENERS (lett. Lezioni di grandi giardinieri) traccia il profilo di quaranta di queste notevoli figure, fra cui Andrè Le Nôtre, Claude Monet, Getrude Jekyll, Vita Sackville-West per citarne solo quattro, e esplora il modo in cui il loro lavoro sia fonte di ispirazione per i giardinieri di ogni livello e abilità. Da i grandi dei tempi che furono, ad i migliori di oggi, i giardinieri scelti (artisti, milionari, eccentrici, sperimentatori) sono stati selezionati nei secoli e scelti in ogni parte del mondo, tutti accomunati da un fine comune: perfezionare l’arte dei giardini. Le storie delle loro vite e del loro lavoro sono rivelate, come pure sono forniti suggerimenti pratici e consigli che dischiudo i segreti ottenuti negli anni da esperimenti ed errori. Quaranta giardinieri talentuosi, liberi di pensiero, che avevano spesso idee rivoluzionarie in anticipo su i loro tempi.

Con bellissime illustrazioni botaniche di piante che identificano il singolo giardiniere e meravigliose fotografie di giardini, questo affascinante libro è una fonte di ispirazione.

Fra i quaranta è stata scelta anche Lelia Caetani e il Giardino di Ninfa. Si ricorda la sua indole artistica di pittrice applicata all’arte del giardinaggio e il suo ispirarsi alla Natura come musa, Lelia faceva spesso delle passeggiate nella campagne vicine o in montagna osservando lo spontaneo crescere delle piante in natura, ogni aspetto poteva essere fonte di ispirazione: le forme, i luoghi le piante. Si fa riferimento alle sue amate rose, al giardino roccioso realizzato con sua madre Marguerite Chapin, e alle numerose varietà di prunus.