VERTICE SULLA SICUREZZA, NUOVI CONTROLLI

03/11/2007 di
Vertice sulla sicurezza tra il prefetto Bruno Frattasi, il Questore Niccolò D’Angelo
ed il sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo. La riunione è stata organizzata per concordare le linee
generali di un piano d’azione comune sui temi dell’ordine e
della sicurezza pubblica, anche alla luce delle disposizioni introdotte
dal recente decreto legge in materia di allontanamento degli stranieri
comunitari.

 
Durante il vertice, sono state calendarizzate una serie di
iniziative: lunedì prossimo, 5 novembre alle 10, si
svolgerà un incontro tecnico di coordinamento tra il Prefetto, il
Procuratore della Repubblica, il Presidente del Tribunale ed i vertici
provinciali delle forze di polizia. Giovedì 8 novembre, si terrà poi
una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza
Pubblica. In seguito al vertice, il sindaco Zaccheo ha dato mandato
all’assessore Fragiotta e al Comandante dei Vigili Urbani, Lidano
Marchionne, di coordinare un’azione di ricognizione sul territorio che
preveda una serie di ulteriori controlli nei siti industriali dismessi,
nei borghi e nelle zone periferiche della città.
 
“L’azione di
controllo risponde alle esigenze del piano d’azione comune concordato
in conseguenza del decreto legge sulla sicurezza – spiega una nota del
Comune – ed è tappa del più globale programma avviato già dal 2002 con
il protocollo d’intesa siglato con la Prefettura ed attraverso il
quale, nel rispetto delle reciproche sfere di competenza, sono state
avviate congiunte iniziative di prevenzione e di contrasto delle
situazioni di clandestinità sul territorio. Si è trattato di una
proficua esperienza che ha consentito – com’è noto – di conciliare le
esigenze di tranquillità sociale con quelle solidaristiche e di
soccorso alle categorie più deboli.
 
Lo sgombero dei siti
dimessi come l’ex Ceme, l’ex Svar, l’ex campo profughi Rossi, Via Ezio
e lo smantellamento della baraccopoli allestita sulle sponde del canale
delle Acque Medie, se da un lato hanno consentito, infatti, di
ripristinare l’ordine e la sicurezza messe a rischio da presenze
perlopiù clandestine, dall’altra hanno favorito il reinserimento
sociale ed abitativo di molti nuclei familiari che vivevano in
gravissime condizioni di precarietà igienico-sanitaria (si ricorderà
che proprio l’operazione sul Canale delle Acque medie consentì di
salvare la vita di un bambino di 15 giorni che stava morendo di
stenti).
 
Sulla scorta dunque dei positivi risultati di questa
linea d’azione, oltre che sulla base del decreto legge sulla sicurezza
approvato dal Governo, questa mattina sono state calendarizzate le
iniziative già comunicate nella nota congiunta già trasmessa ed è stata
avviata la parallela azione di intensificazione del controllo delle
presenze sul territorio di persone senza fissa dimora”.
  1. si muovono solo dopo eclatanti fatti di carattere nazionale ? Ma non ci sono sempre leggi da far rispettare ? O bisogna mostrare i muscoli solo quando lo chiede l’emotivit