Lavoro, a Latina crescono le assunzioni del 15%

13/04/2015 di
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selezione-colloquio-lavoro-latina-9093512«A fronte delle forti criticità emerse sul fronte della disoccupazione, qualche segnale positivo si riscontra in relazione agli occupati, in crescita del 3,4% rispetto al 2013 (da 2.225 mila a 2.302 mila), con una ripresa del tasso di occupazione (passato dal 57,7% al 58,8%) che si attesta ai valori del biennio 2011-2012, ancora molto distante dal periodo pre-crisi». È quanto emerge da un’analisi su Occupazione e disoccupazione nel Lazio nel 2014 realizzata dall’Eures Ricerche Economiche e Sociali su dati Istat.

«Tale aumento non coinvolge tuttavia la componente più giovane della popolazione (15-24 anni) – spiega – che al contrario registra anche nel 2014 una flessione del numero degli occupati (-6,5 mila rispetto al 2013, pari a -8,6%), invece in aumento nelle classi successive (+6 mila e +1,4% nella fascia 25-34 anni e +6.800 e +1% % in quella 35-44 anni). Un incremento di 13,6 mila occupati si rileva nella popolazione di età compresa tra i 45 e i 54 anni (+2,0%), mentre circa i due terzi dei nuovi occupati nella nostra regione è ascrivibile agli over 55 (+48 mila occupati per i 55-64enni e +8,8 mila per gli over 65, pari, rispettivamente a +14,4% e +21,4%): una dinamica, questa, strettamente correlata all’allungamento dell’età pensionabile».

Qualche segnale positivo, di contro, «si registra nell’ultimo anno da parte del sistema delle imprese, con un aumento delle previsioni di assunzioni del 15,4% nel Lazio (pari a +7.200 assunzioni previste, che passano dalle 46,7 mila del 2013 a 53,9 mila), grazie soprattutto al contributo della provincia capitolina (+6.010 posti, pari a +16,4%); significativo è anche l’aumento di Rieti (+30,2%, pari a +190 posti), cui seguono Latina (+15,1%, pari a +720), Frosinone (+6,9%, pari a +220) e Viterbo (+1,9%, pari a +30).

Considerando tuttavia l’ultimo quinquennio, scende drasticamente la capacità di assorbimento di forza lavoro da parte del sistema imprenditoriale: l’incidenza delle assunzioni previste sul totale dei disoccupati nel Lazio è passata infatti dal 35,7% del 2010 al 16,4% del 2014 (dal 39% al 19% in Italia). Il terziario si conferma il vero traino dell’economia regionale, registrando nell’ultimo anno un incremento del 5,1% (assorbendo complessivamente 1,9 dei 2,3 milioni di lavoratori presenti nel Lazio); a registrare una crescita degli occupati è anche il settore agricolo (+16,6%, che tuttavia rappresenta una quota marginale della forza lavoro: 46 mila occupati, pari al 2% del totale). Continua, invece, il declino degli occupati nell’industria in senso stretto (218 mila unità nel 2014, pari a -4,9% rispetto al 2013) e nelle costruzioni (137,1 mila il totale degli occupati, pari a -7,6%), che complessivamente, in un anno, registrano una perdita di oltre 22 mila lavoratori (oltre 60 ogni giorno). La dinamica osservata nell’ultimo anno trova riscontro anche nel medio periodo, con una crescita degli occupati nei servizi (+172 mila in valori assoluti rispetto al 2010, pari al +9,9%) e nell’agricoltura (+27,1% negli ultimi cinque anni) e una forte flessione nell’industria in senso stretto (-8,7% rispetto al 2010) e nelle costruzioni (-28,3%), con una perdita complessiva di 75 mila lavoratori».

«Il processo di precarizzazione che caratterizza il mercato del lavoro ha prodotto nel Lazio un calo dell’incidenza degli occupati a tempo pieno (dall’80,5% del 2013 al 79,9% del 2014), pari a 1,8 milioni, a favore di quelli a tempo parziale (dal 19,5% al 20,1%), pari a 462 mila. Questi ultimi hanno inoltre registrato nell’ultimo anno una crescita ben più consistente (+6,8%) di quella rilevata tra i lavoratori a tempo pieno (+2,6%). Contestualmente diminuisce anche l’incidenza dei lavoratori dipendenti (77,1% al 76,7% del 2014) rispetto a quelli indipendenti (dal 22,9% al 23,3%). Anche in questo caso, l’aumento dei lavoratori indipendenti risulta decisamente più significativo (+5,3%) di quello registrato tra i lavoratori dipendenti (+2,9%)».

  1. solo fuffa statistica, chi l’ha elaborata Pagnoncelli ??
    ma dove crescono le assunzioni ? alle sale giochi o ai compro (rubo) oro ?
    ma dove vive sta gente ?

    la percentuale degli incazzati sale vertiginosamente, ve l’assicuro !!