Aggredirono un connazionale per un debito non pagato: condannati quattro bengalesi

Si è concluso il processo a carico di sette cittadini del Bangladesh accusati di aver sequestrato, nel novembre 2014, un connazionale che non voleva restituire i soldi di un prestito. L’uomo, secondo l’accusa, fu costretto a salire a bordo di un’auto e fu rinchiuso in una casa a San Felice Circeo. Qui, in seguito al continuo rifiuto della restituzione del prestito, la vittima fu legata a una sedia con una catena e, dopo aver passato l’intera nottata, solo il giorno successivo riuscì a liberarsi e a chiedere aiuto. I carabinieri, allertati dai vicini, intervennero nell’abitazione trovando l’uomo ancora parzialmente legato. Immediate le indagini che portarono al fermo di sette persone.
Per tutti fu disposto il giudizio immediato, mentre per soli quattro di loro, gli avvocati Alessandro Farau e Adriana Anzeloni, hanno chiesto il patteggiamento davanti al Gup Giuseppe Cario. Il giudice, accettando le richieste delle difese e del pm, ha condannato i quattro bengalesi a due anni di reclusione, concedendo il beneficio della sospensione della pena con immediata scarcerazione. I reati contestati sono sequestro di persona ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
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