RUBA NELLA STANZA DEL GIUDICE, PRESO

31/10/2007 di
di MARCO
CUSUMANO *
 
Possibile rubare in tribunale?
Addirittura nella stanza del giudice? E’ successo ieri mattina quando un uomo,
Massimiliano Cangianiello, ha bussato alla porta del giudice Tiziana Coccoluto
chiedendo di un avvocato. Il giudice ha risposto che il legale non c’era. Così
l’uomo è uscito, ha aspettato che il giudice si allontanasse dalla stanza ed è
entrato rubando dalla borsa il portafogli e il cellulare. 

 
Quando la Coccoluto è
tornata ed ha trovato la borsa saccheggiata, ha subito lanciato l’allarme. Dalla
descrizione polizia e carabinieri hanno subito capito che si trattava di
Cangianiello, volto noto alle forze dell’ordine. E’ così iniziata la caccia
all’uomo tra i corridoi del tribunale, pieni zeppi di poliziotti, carabinieri,
agenti di polizia penitenziaria o guardie giurate. Eppure del ladro nessuna
traccia. Evidentemente era riuscito ad uscire tranquillamente dal Palazzo di
Giustizia con gli oggetti appena rubati al giudice.
 
Le ricerche si sono estese
ai luoghi frequentati da Cangianiello e, dopo poco, l’uomo è stato individuato e
arrestato dalla polizia. La refurtiva è stata recuperata, tranne il cellulare
che forse era stato già ceduto. Il pm Giuseppe Miliano ha disposto l’arresto
dell’uomo che, ironia della sorte, sarebbe stato interrogato proprio dal giudice
Coccoluto. Tuttavia, essendo vittima del reato, il giudice è incompatibile. E il
caso sarà trattato a Perugia. (* Il Messaggero, 31-10-2007)