Urbanistica e il bluff del sindaco, De Marchis: Rispetti l’impegno preso

«Solo la sospensione dei Piani particolareggiati e l’istituzione di una commissione tecnica deputata al controllo delle procedure adottate per la loro approvazione possono garantire che la necessaria verifica entri in profondità. Non bastano gli annunci, tantomeno ci aspettavamo che anche su questo tema si aprisse la solita “trattativa” tra il sindaco e Forza Italia, una trattativa al ribasso fatta di mezze frasi e repentine marce indietro». Il consigliere del Partito democratico Giorgio De Marchis torna a chiedere al primo cittadino il rispetto dell’impegno preso davanti alla cittadinanza, ovvero di procedere con la sospensione dei Piani attuativi in autotutela per 45 giorni.
«È stato il sindaco, poco più di una settimana fa – sottolinea De Marchis – ad annunciare pubblicamente la sospensione dei Piani. È stato il sindaco ad annunciare la costituzione di una commissione di esperti per valutare la correttezza delle procedure seguite per l’approvazione dei Piani revisionati nella giunta comunale. È stato sempre il sindaco ad aderire alla visione dell’opposizione che in consiglio comunale aveva chiesto più volte di valutare la legittimità delle procedure». Per comprendere bene la portata della proposta, De Marchis ritiene necessario tornare al suo antefatto: «Il sindaco ha fatto queste proposte in seguito alla perizia voluta dalla pubblica accusa nell’indagine sul Piano particolareggiato di Borgo Piave, da cui emerge che il Piano andava approvato in consiglio comunale in quanto costituiva una “variante sostanziale”. Quindi siamo in presenza di un “atto” del quale la politica potrebbe non tener conto, tuttavia sempre di un atto e non di una chiacchiera si tratta».
«Ci ha convinti il sindaco dell’opportunità di sospendere temporaneamente i Piani e nominare la commissione di esperti. Era la giusta risposta davanti alla gravità della situazione, sicuramente non un atto sproporzionato perché non si tratta del solito controllo – spiega il consigliere del Pd – ma dell’urgenza di una verifica resa necessaria in seguito ad una perizia che smentisce l’impostazione seguita dall’assessorato all’urbanistica facendo avanzare l’ombra dell’illegittimità dei Piani o di parte di essi. Tutto ci aspettavamo tranne l’apertura di una nuova “trattativa” tra sindaco e Forza Italia. Meraviglia molto che un Comune che spreca quotidianamente soldi pubblici, vedi gli affitti d’oro e le consulenze per la metro, diventi rigidissimo davanti alla spesa di 30mila euro per i consulenti sull’urbanistica. Si capisce da cento miglia che è solo una scusa, una delle tante usate in questo momento per evitare la “sospensione” dei Piani».
«La strada intrapresa – dice ancora De Marchis – è la solita via di mezzo per tenere tutte le posizioni garantite. Non si sospendono i Piani, ma solo gli atti istruttori, ovvero si rimandano di qualche giorno i “permessi di costruire” in procinto di essere rilasciati, per gli altri tutto continua come se nulla fosse. Inoltre le verifiche dovrebbero essere fatte da due tecnici regionali, quelli che avrebbero controllato se i Piani fossero stati approvati in consiglio, più i tecnici comunali. Insomma, non si vuol fare niente. A questo punto – conclude il democratico – pur con il massimo del garantismo possibile, non resta che sperare nell’intervento definitivo della magistratura visto che la politica non è stata capace di prendere una decisione».
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.