Al liceo Manzoni la cerimonia per il diploma per Martina Natale

02/10/2018 di

Martina Natale ha ricevuto simbolicamente il suo diploma di maturità con una toccante manifestazione alla presenza del ministro Marco Bussetti che oggi è intervenuto al liceo Manzoni di Latina per consegnare alla famiglia il diploma della ragazza scomparsa prematuramente all’età di 19 anni.

I genitori e gli amici della ragazza hanno creato “Martina e la sua luna” una Onlus di beneficenza fondata per ricordare Martina Natale, la ragazza di 19 anni scomparsa per un grave tumore.

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Martina Natale è stata omaggiata innanzitutto dai suoi compagni di classe del liceo Manzoni che, al termine dello scorso anno scolastico, hanno deciso di discutere la sua tesina alla maturità. In quella occasione il ministro, su sollecitazione della scuola, si impegnò a venire a Latina per la consegna ufficiale del diploma.

La storia di Martina colpì davvero tutti. Arrivò anche una dedica speciale di Tiziano Ferro: “Non abbiamo fatto in tempo a conoscerci. Ma ero con te e tu adesso sarai con me, per sempre. Buon viaggio Martina”.

LA FAMIGLIA. I genitori della 19enne hanno raccontato, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, la difficile convivenza con la malattia, un cancro al cervello che ha costretto la ragazza a cicli di chemioterapia e radioterapia.

La mamma di Martina: “Vi racconto un piccolo miracolo. Il 18 febbraio è stato il compleanno di Marty, per i suoi 19 anni volevamo andare tutti a Dublino e avevamo già comprato i biglietti, ma poi lei era stata di nuovo male e avevamo annullato tutto. Invece, all’inizio di maggio, ecco che si riprende e allora via, siamo partiti. Dal 5 all’8 siamo stati a Dublino è abbiamo trovato tre giorni di sole, 22 gradi, un tempo bellissimo, giravamo in maniche corte da mattina a sera e siamo andati a bere anche la birra nei pub, lei felice sulla sedia a rotelle. È stato un regalo della Provvidenza, secondo me. L’ultimo. Il giorno dopo siamo tornati a Latina e il suo cervello si è spento”.

“Mia moglie dice che comunque è serena, perché ha dato a Marty tutti i baci che voleva e le ha detto ti amo fino all’ultimo giorno. Anch’io ho fatto lo stesso: le ho comprato il motorino e la bici elettrica pure se lei non poteva più stare in piedi”, racconta il papà.