Elezioni regionali: a Latina eletti Forte, Simeone, Giancola e Pernarella

27/02/2013 di
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Nicola Zingaretti sarà il nuovo presidente della Regione Lazio. Il candidato governatore del centrosinistra ha sconfitto il principale rivale, Francesco Storace del centrodestra, con un risultato che dai dati disponibili in serata dovrebbe finire per aggirarsi attorno al 40% delle preferenze, a dieci punti circa di distanza dall’inseguitore principale.

Lente le operazioni di scrutinio, in particolare per le preferenze. Latina ottiene 4 eletti in Consiglio regionale. Rosa Giancola entra in quanto candidata nel listino di Zingaretti. Nel Pd De Marchis battuto da Forte per appena 85 voti, per il Pdl entra Pino Simeone, per M5S eletta Gaia Pernarella.

«Ho chiamato Zingaretti per fargli gli auguri doverosi per la responsabilità che lo attende». Lo ha detto il candidato del centrodestra e leader de La Destra Francesco Storace incontrando la stampa, al suo comitato elettorale ai Parioli, commentando gli esiti delle elezioni regionali.

Regione Lazio


(dati Ministero dell’Interno)

Nicola Zingaretti sarà il nuovo presidente della Regione Lazio. Il candidato governatore del centrosinistra ha sconfitto il principale rivale, Francesco Storace del centrodestra, con un risultato che dai dati disponibili in serata dovrebbe finire per aggirarsi attorno al 40% delle preferenze, a dieci punti circa di distanza dall’inseguitore principale.

«Un risultato bellissimo, una bella responsabilità» ha affermato il futuro governatore, accolto da un boato al comitato elettorale allestito al Tempio di Adriano a Roma. A pesare, come previsto, il massiccio apporto della città di Roma ma anche, che è il dato forse più rilevante della tornata elettorale, un forte voto disgiunto. Un ‘premiò dunque alla forza personale del candidato.

A distanza, attorno al 21 per cento all’ora di cena, il ‘terzo incomodò diventato protagonista Davide Barillari del M5s, pronto a contestare però centinaia di schede: parecchi, infatti, hanno indicato per iscritto il nome ‘Grillò, finendo per far annullare il loro voto. Ed è con lui che, una volta governatore, Zingaretti sarà costretto a fare i conti nella prossima esperienza di governo.

Ad anticipare la vittoria di Zingaretti è stato però Storace: «Gli ho fatto gli auguri per il suo nuovo incarico – ha affermato il leader de La Destra dal suo comitato, tra le facce scure – gliel’abbiamo fatta sudare, abbiamo combattuto con onore. Imposteremo un rapporto leale ma fermo».

Il futuro governatore ha ringraziato l’avversario: «Sarò il presidente di tutti – ha affermato tra gli applausi, prima di dedicare la sua vittoria alla moglie e alle due figlie con lui sul palco – È una scelta politica che permetterà alla nostra Regione di riprendere il cammino verso la stabilità. La novità sono stati i tanti voti disgiunti – ha voluto sottolineare – Qui è passato un messaggio di fronte all’astensionismo e alla cattiva politica, qui ha vinto la buona politica che governerà per cinque anni questa Regione. È stato un grande voto di discontinuità».

Lo spoglio, particolarmente lento, sembrava dapprima premiare il leader de La Destra, che per lunghe ore è stato in vantaggio. Ma non appena sono iniziati ad arrivare i dati della popolosissima provincia di Roma, ma in particolare di Roma città dove il centrosinistra è storicamente più forte, il risultato parziale si è ribaltato bruscamente, troppo per essere coperto dalle province più tradizionalmente vicine alla coalizione berlusconiana, come il Frusinate (ad Anagni ad esempio, ‘feudò di Franco ‘Batman’ Fiorito, quello dello scandalo fondi, il Pdl ha comunque prevalso).

Ora per Zingaretti si apre la fase della formazione della giunta – di certo sembrerebbe solo la vicepresidenza a Massimiliano Smeriglio di Sel – che sarà composta sulla base dei risultati elettorali finali delle singole liste, e nel rispetto delle quote rosa e della rappresentanza territoriale. Ma soprattutto sarà necessario per il futuro governatore impostare un rapporto, tutto da inventare, con i ‘grillinì.

Si prospetta per Zingaretti uno scenario ‘sicilianò, sul modello delle intese promosse dal governatore Crocetta? È presto per dirlo ma almeno al momento però la strategia di Zingaretti non sembra quella delle ‘porte chiusè. Acqua pubblica, beni comuni, cultura alcuni dei tempi sui quali, spiegava nel pomeriggio Smeriglio, si può già immaginare tra centrosinistra e M5s una naturale convergenza sui contenuti.

CHI E’ NICOLA ZINGARETTI

 

  1. Ma ‘ndo le leggete ‘ste notizione? Secondo il Viminale (dati ufficiali, non previsioni) è avanti Storace … almeno per ora.

  2. Strorace, ahahaah+
    Gianni C. e Alessandro, ma che caxxari che siete!!!!

  3. certo i listini sono antidemocratici per ignoranti della politica,poi rosa giancola non sa’ nulla e’ una che approfitta di tutto

  4. Ma è mai possibile che i cartelli con le loro facce ancora sono li.Che aspettano a toglierli??
    Latina scalo,centro morbella e via piave.

  5. @ Nonna,
    verranno tolti a spese nostre, cioè dei cittadini, mentre loro i candidati prenderanno i rimborsi elettorali e non contenti faranno una sanatoria per non pagare le multe per aver affisso abusivamente manifesti in altre zone.