SEZZE, UN VIDEO PER RICORDARE IL BOMBARDAMENTO DEL 1944

01/12/2009 di

Presso la biblioteca di Sezze nel prossimo finesettimana si terrà un’installazione video e alcune performance teatrali che avranno luogo in un percorso lungo le sale. Il progetto si intitola "GUERRE. FRONTI E FRONTIERE. Viaggio fra le memorie di guerra", a cura del laboratorio VIDEODERIVE.

La presentazione. "Il 21 maggio del 1944 un violento bombardamento americano si abbatteva sul centro storico di Sezze provocando una strage: 71 morti, tutti civili. Gli anziani se li ricordano, i morti, allineati davanti a quello che oggi è il cancello della nostra sede tra Porta Sant’Andrea e Via San Carlo, fra il dolore e la disperazione dei parenti.

Oggi da queste parti senti parlare tante lingue, ma non più il tedesco delle truppe d’occupazione, si tratta, tra le altre, di lingue africane parlate da donne che fuggono dall’Etiopia, dalla Somalia, dall’Eritrea. Fuggono perché a casa loro c’è la guerra da vent’anni, fuggono per assicurare un futuro ai propri figli, attraversano il deserto del Sahara per arrivare in Libia dove finiscono in prigioni disumane, affidano i loro ultimi risparmi a contrabbandieri che le imbarcano per un angolo d’Europa chiamato Lampedusa e poi giungono a Sezze, con un pullman che le fa scendere a Porta Sant’Andrea.

Chissà se queste donne sanno che anche qui c’è stata una guerra? Chissà se gli anziani conoscono i motivi che le hanno spinte sin qui? Chissà che ne sanno i ragazzi di tutto questo?

È per dare risposta a queste domande che è nato il progetto Guerre. Fronti e frontiere, per affondare le mani nella matassa della Storia alla ricerca di un filo che possa riconnettere, ritessere una nuova Comunità.

Nato dal laboratorio audiovisivo Videoderive, Guerre. Fronti e frontiere è un progetto di videodocumentazione storica, un viaggio fra le memorie di guerra, quelle degli anziani intervistati sui ricordi della Seconda Guerra Mondiale, quando dopo lo sbarco di Anzio il nostro territorio divenne cruciale per gli esiti dell’intero conflitto e quelle degli immigrati che chiedono asilo politico, a cui è stato chiesto di raccontarci le guerre contemporanee.

Ma Guerre. Fronti e frontiere è anche una installazione video performativa in cui Matutateatro ed Ex-Tempo-Run percorrono trasversalmente la sottile linea che delimita i confini tra le arti, convinti che solo con una molteplicità di linguaggi si possa ridare la complessità del mondo".


Titta Ceccano

Jessica Fabrizi

Alessandro Morelli

  1. Bello che qualcuno ricorda dei nostri caduti della strage di porta st Andrea anche mia Nonna era tra i tanti .