SENEGALESE UCCISO DA AGENTE, A FRATELLO PERMESSO SOGGIORNO

24/07/2009 di

Questa mattina presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma verrà consegnato al cittadino senegalese Diouf Enimane, fratello di Diouf Cheikh, ucciso a Civitavecchia il 31 gennaio del 2009 da un dipendente della Polizia di Stato di quel commissariato, il permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciato dal Questore di Roma, Giuseppe Caruso.


Subito dopo la morte di Diouf, tutta la sua famiglia, rimasta priva di mezzi di sostentamento, era stata «adottata» dall’associazione Comunità di S. Egidio, dal Sindaco di Civitavecchia e dall’ufficio immigrazione della Questura di Roma, diretto da Maurizio Improta, che con l’iniziativa odierna permetteranno il trasferimento della licenza di ambulante della vittima al fratello Enimane che, entrato in Italia dal Senegal, potrà così provvedere al mantenimento in Senegal dei 6 figli della vittima. Per Diouf Enimane ottenere il permesso di soggiorno è di fondamentale importanza per essere regolarizzato in Italia e completare così l’iter procedurale per il passaggio della licenza al fine di poter continuare a gestire la piccola attività commerciale avviata dal fratello.