Caso Battisti, manifestazioni in piazza contro il Brasile

04/01/2011 di
battisti-cesare

L’Italia scende in piazza contro il no brasiliano all’estradizione di Cesare Battisti, originario di Sermoneta. E mentre dalle manifestazioni ed i sit-in di Roma, Milano, Bari, Torino e Napoli rimbalzano slogan contro la decisione di Lula, Silvio Berlusconi rassicura: «vogliamo giustizia» e «ci batteremo» affinchè l’ex terrorista, un «vero criminale», saldi il suo conto: l’ergastolo per 4 omicidi . Ma non si tratta di una questione di «vendetta» dice il premier – dopo aver incontrato Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso dall’ex terrorista – bensì di una caso di «giustizia». E per questo l’affaire Battisti non rappresenterà uno strappo ai rapporti che «non cambiano» con il Brasile, «paese di antica amicizia».

Ma Roma non ha nessuna intenzione di arrendersi, ribadisce. E mentre da Brasilia l’avvocato che rappresenta l’Italia presenta il ricorso contro la scarcerazione (cui ne seguirà a breve un altro ‘miratò invece al no all’estradzione), si profila anche
un’iniziativa dell’Unione Europea. Ad annunciarlo è la Farnesina che ribatte polemicamente ad alcune dichiarazioni di un portavoce di Bruxelles – definite «superficiali» – secondo le quali il caso si limiterebbe a una questione «bilaterale»
e rilancia: la vicenda è «assai più complessa e non si esclude, proprio nelle prossime ore, un’iniziativa europea promossa dall’Italia». E anche di questo potrebbe aver parlato oggi il ministro degli Esteri, Franco Frattini, che ha avuto – insieme al Sottosegretario Enzo Scotti – un incontro con l’ambasciatore italiano in Brasile, Gherardo La Francesca ‘richiamatò per consultazioni, ed il rappresentante italiano presso l’Ue, l’ambasciatore Nelli Feroci. Un incontro – è stato spiegato – «per esaminare i seguiti dell’azione giudiziaria del governo italiano e le ripercussioni
in ambito europeo». Ma l’ipotesi di una presa di posizione dei 27 non piace a Brasilia che ha fatto sapere – per voce del ministro della Giustizia del nuovo governo di Dilma Rousseff, José Eduardo Cardozo – che questa sarebbe vista «come
un’offesa». Ed ha ribadito come la decisione di Lula nulla abbia a che vedere con la posizione ideologica di Battisti.

Intanto a Bruxelles Berlusconi porterà Alberto Torregiani, il figlio del gioielliere ucciso da Battisti che in quell’episodio, allora undicenne, rimase gravemente ferito ed oggi è in sedia a rotelle: «Ho proposto a Torregiani di venire in Belgio dove, con il Partito Popolare Europeo, organizzeremo una conferenza stampa per far conoscere la
realtà dei fatti» ha annunciato il premier ipotizzando che la questione possa arrivare «fino alla corte di giustizia de L’Aja». Torregiani torna, intanto, a chiedere «verità» riferendo di aver ricevuto dal premier la promessa di «fermezza» da parte italiana sulla vicenda.

Scoppiano intanto nuove polemiche sul presunto ruolo che potrebbe aver avuto anche la premiere dame, Carla Bruni. Un suo ‘interventò su Lula a favore di Battisti è stato rilanciato anche oggi dal presidente dell’associazione Domun Civitas di Berardi. Un ruolo che «lei ha sempre negato e non ho motivi di pensare che abbia mentito» ha ribattuto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ma che se rispondesse a verità «non avrei nessuna difficoltà a censurare». Sul tema in campo anche la Daniela Santachè mentre Mario Borghezio della Lega Nord ha rilanciato il
«ruolo nefasto» avuto dalla Francia (dove l’ex terrorista si rifugiò prima di scappare alla vigilia della possibile estradizione) nella vicenda. E anche il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, sottolinea che Parigi «ha avuto un’influenza molto negativa in questa storia»: Influenza che «si Š estesa poi ad ambienti politici brasiliani».

La vicenda continua ad agitare anche la politica: molti gli esponenti di maggioranza e opposizione scesi in campo nelle manifestazioni e sit-in. E molte le iniziative annunciate anche a livello parlamentare: L’Udc ha presentato una mozione alla Camera mentre Antonio Di Pietro – contestato a Roma nella manifestazione davanti l’ambasciata Brasiliana da chi gli ha urlato «terrorista sarai tu, buffone»- chiede «unità». «È del tutto fuori luogo e fuori tempo oggi andare a vedere se il Governo poteva fare di più»: «solo un’Italia unita – dice il leader dell’Idv – pu• convincere
il Brasile a rivedere le proprie posizioni».

  1. In questi giorni, le televisioni di sua proprietà, ci impongono in qualsiasi ora della giornata, l’immagine dell’uomo più indagato d’Italia affianco ad Alberto Torregiani. Un gesto nobile. Il messaggio sarebbe stato più credibile se al fianco del figlio del gioelliere ci fosse stato un personaggio non inseguito dalla giustizia.

  2. per par condicio ecco TRE esempi di cui i mas media ITALIANI dovrebbere scrivere e parlare tutti giorni facendo indignare la nazione, se ricordo bene costoro sono ancora Onorevoli delle Repubblica Italiana:

    Fonte “Se li conosci li eviti” di Marco Travaglio e Peter Gomez.
    CONDANNATI, PRESCRITTI, INDAGATI, IMPUTATI E RINVIATI A GIUDIZIO

    De Angelis Marcello (An): Condannato in via definitiva a 5 anni di carcere (di cui 3 scontati in carcere) per banda armata e associazione sovversiva come dirigente e portavoce del gruppo neofascista Terza Posizione.

    Cuffaro Salvatore (ex UDC): Condannato a 5 anni dal Tribunale di Palermo nel gennaio 2008 per favoreggiamento aggravato di alcuni
    mafiosi (che avrebbe avvertito di indagini e intercettazioni a loro carico, vanificando il lavoro degli investigatori); indagato per
    concorso esterno in associazione mafiosa in un fascicolo pendente presso la Dda di Palermo.

    Carra Enzo: PD (Ex Dc ex Margherita), condannato in via definitiva a 1 anno e 4 mesi per false dichiarazioni al pubblico ministero. Per i giudici, Carra è un falso testimone che, con il suo «comportamento omertoso» e la sua «grave condotta
    antigiuridica», ha giurato il falso dinanzi al pool di Milano nel 1993, tentando di «assicurare l’impunità a colpevoli di corruzione, falso in bilancio e finanziamento illecito» nella maxitangente Enimont.

    Questi sono tre dei 100 “onorevoli” condannati per reati diversi, E DOVREMMO INCAZZ…. PER BATTISTI ?

    NON FATEVI BRUCIARE IL CERVELLO DAI MEDIA CHE VI RACCONTANO E MOSTRANO UN REALTA’ FITTIZIA CONSONA AGLI INTERESSI DI CHI STA AL GOVERNO DELLA NAZIONE.
    Che senso avrebbe avere tre TV e cercare di controllare le altre tre pubbliche infilandaci uomini prezzolati?

  3. diciamo che Silvio cavalca molto l’evento..fa spostare l’attenzione

  4. A PARTE SILVIO O NON SILVIO MI SI CITANO FATTI PER DISCOLPARE BATTISTI??
    COSA C’ENTRA DE ANGELIS??? NO HA CAPI D’ACCUSA DI TIPO OMICIDIO ALMENO TRE ANNI LI HA SCONTATI!!!!!!!!!!!

    TORNATE A SERMONETA, SARETE DEI PARENTI SICURI!