Terracina, IMU sui posti barca: mancati versamenti per decine di migliaia di euro

Ammonta a decine di migliaia di euro l’evasione fiscale che il nucleo della Guardia di Finanza di Civitavecchia, per mezzo della sezione navale di Gaeta, ha portato alla luce durante gli accertamenti a tappeto scattati dall’inizio dell’anno nei confronti dei concessionari dei posti barca nel porto di Terracina.
Mancato versamento dell’imposta IMU, l’illecito riscontrato. La disposizione tributaria riguardante la sfera del demanio marittimo ha destato negli anni diverse controversie legali. Nel 2009 il governo Berlusconi, il quale per anni si fece portavoce della battaglia contro tale forma di tassazione, andò ad estendere l’allora imposta ICI, anche sulle aree di concessione, riproponendo tale aspetto nel marzo del 2011 con la formulazione della nuova imposta IMU.
Tali posti barca usufruiscono dei servizi, quali la fornitura d’acqua e di correnti, di cui fino ad oggi si è fatto carico il comune di Terracina. Pertanto devono essere accatastati come particella delle strutture turistico-creative che insistono sul demanio marittimo. Quindici sono i soggetti controllati nel periodo di imposta che dal 2011 al 2015. Le carte sono state inviate all’Ufficio Tributi del Comune di Terracina, il quale provvederà a delineare una stima precisa delle rendite catastali, sulle quali verrà applicato un preciso schema di tassazione. Una questione che si aggiunge a quella dei mancati introiti IMU che sarebbero dovuti arrivare da numerosi immobili presenti nel demanio marittimo terracinese, quali gabbiotti, rimesse e uffici, peraltro correttamente accatastati.
Un’operazione trasparenza che porterà nuovi entrate nelle casse del Comune pontino.
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