Referendum sulle trivelle, le ragioni del sì e del no

16/03/2016 di
trivelle-trivella-mare

trivelle-trivella-mareIn vista del referendum del 17 aprile 2016, ecco le ragioni del sì e del no in breve.

LE RAGIONI DEL SÌ

1) Rischi per la fauna. Per la scansione dei fondali viene utilizzato l’air gun, spari di aria compressa che generano onde che “leggono” il sottosuolo. Alcuni cetacei e alcune specie di pesce vengono danneggiati con lesioni e perdita dell’udito a causa dell’air gun.

2) Ci guadagnano solo i petrolieri. Per estrarre petrolio le compagnie devono versare dei “diritti”, le cosiddette royalties. Ma per trivellare i mari italiani si pagano le royalties più basse al mondo: il 7% del valore di quanto si estrae.

3) Il gioco non vale la candela. L’incidente è comunque possibile e in un mare chiuso come il Mediterraneo il disastro ambientale sarebbe amplificato. Inoltre la trivellazione non risolverà i nostri problemi energetici: le riserve certe nei mari italiani equivalgono a 6-7 settimane di consumi nazionali di petrolio e 6 mesi di gas.

LE RAGIONI DEL NO  

1) Perdita di investimenti e posti di lavoro. Smettere di usare gli impianti entro le acque territoriali italiane significherebbe perdere gli investimenti fatti fino a oggi e quelli futuri. Oltre che a migliaia di posti di lavoro.

2) Basso rischio di incidenti. Dal 1950 a oggi ci sono stati pochi incidenti che hanno riguardato impianti di estrazione: a Cortemaggiore (Piacenza) appunto nel 1950 e a Trecate (Novara) nel 1994. Un incidente in mare è avvenuto a Porto Corsini (Ravenna) nel 1965.

3) Fabbisogno energetico. Secondo le stime il petrolio presente nei mari italiani sarebbe pari a 700 milioni di tonnellate. Il nostro consumo attuale all’anno è 58 milioni di tonnellate. Nel 2014 sono stati importati 54 milioni di tonnellate. Avere fonti energetiche nostre ci fa spendere meno e ci mette al riparo da cali improvvisi dovuti a crisi internazionali. Secondo le stime sarebbe pari a 700 milioni di tonnellate. Il nostro consumo attuale all’anno è 58 milioni di tonnellate. Nel 2015 sono stati esportati 21 milioni di tonnellate. (La Stampa)

  1. Scusate, ma il referendum non era solo per le concessioni già in essere? Mi sono perso qualcosa? Perché se fosse così le motivazioni del Sì non le ho capite.

    • l referendum non riguarda il divieto di effettuare nuove trivellazioni che cmq continueranno a essere permesse oltre le 12 miglia anche in caso di vittoria dei sì. riguarda solo la possibilità di rinnovare le concessioni per estrarre gas o petrolio da piattaforme fino all’esaurimento del giacimento.

    • ll referendum non riguarda il divieto di effettuare nuove trivellazioni che cmq continueranno a essere permesse oltre le 12 miglia anche in caso di vittoria dei sì. riguarda solo la possibilità di rinnovare le concessioni per estrarre gas o petrolio da piattaforme fino all’esaurimento del giacimento.

  2. Si, No… Non perdete tempo a decidere e ad andare a votare, tanto dei referendum se ne sbattono