Omicidio-suicidio, sindacato polizia penitenziaria: Escludiamo sindrome di burnout

11/11/2014 di
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latina24ore-omicidio-suicidio-cisterna-antonino-grasso-tiziana-zaccari«L’omicidio-suicidio avvenuto ieri a Cisterna di Latina per mano di del Barcellonese (Me) Antonino Grasso, che ha prima ucciso la moglie e poi si è tolto la vita, ha sconvolto la polizia penitenziaria in quanto Grasso era anch’egli poliziotto penitenziario in servizio al Carcere di Velletri». Così in una nota il sindacato di polizia penitenziaria Sippe. Il Segretario Generale del Sippe (Sindacato Polizia Penitenziaria), appresa la notizia, si è recato immediatamente sul posto.

«Il gesto di Antonino non è assolutamente giustificabile – dichiara De Pasquale, anche lui di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) – ma noi possiamo giudicarlo per l’aspetto professionale, ed è sempre stata una persona capace, affrontando gli eventi critici del carcere con alto senso del dovere e nel rispetto delle regole pertanto mai avremmo pensato che sarebbe arrivato ad un gesto così grave. Conoscevo Antonino – aggiunge De Pasquale – da quando eravamo piccoli ed era figlio e fratello di poliziotti».

«Escludo – conclude Carmine Olanda, segretario locale del Sippe di Velletri – che dietro questa improvvisa reazione vi fossero i sintomi della sindrome di burnout, Antonino non ha mai manifestato un deterioramento delle sue emozioni associate al lavoro ma appariva molto equilibrato e sicuro di se».

Il Sippe, conclude De Pasquale, «è vicino alle famiglie di Antonino e Tiziana ed auspica che eventuali problemi della coppia che – a quanto pare – starebbero alla base di tale assurdo gesto – non si trasferiscano sui figli minori che hanno diritto ad una crescita armonica». Il Sippe «ha anche dato mandato allo studio Legale Calderone, del foro di Barcellona P.G. (Me), ad eventuali azioni legali contro tentativi di diffamazione all’immagine della polizia penitenziaria, da parte di alcune associazioni che tentano, artatamente, di strumentalizzare il caso».