Latina, cinque operai reintegrati grazie all’articolo 18

20/03/2012 di
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«Cinque operai edili che erano stati licenziati nel mese di febbraio del 2006 dal cantiere della nuova Procura della Repubblica di Latina, in viale Le Corbusier, sono stati reintegrati dal Giudice del lavoro di Latina, grazie all’applicazione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori». Lo rende noto Ezio Giorgi, segretario Generale della Fillea Cgil della Provincia di
Latina.

«È con grande soddisfazione, prima di tutto per i lavoratori, che apprendiamo questa notizia – dice Giorgi – È la dimostrazione non solo della giustezza della battaglia condotta dal nostro Sindacato e dai lavoratori in questo specifico caso, ma che la tutela dell’art. 18 è una tutela fondamentale per tutti i lavoratori e un forte deterrente per quelle Aziende che intimano licenziamenti in maniera illegittima, addirittura in appalti pubblici, come nel nostro caso».

«La vicenda – continua Giorgi – già di qualche anno fa, rientra nel novero delle opere pubbliche iniziate e mai compiute perché prive di copertura finanziaria. La prima fase del I lotto della Nuova cittadella giudiziaria di Latina fu concluso al 31 gennaio 2005 e invece l’Azienda, la Sdf scarl, inizia i licenziamenti nel febbraio dell’anno successivo invocando la ‘riduzione del personale per fine levorì, senza supportare tale motivazione da una oggettiva documentazione giustificante il motivo stesso». Lo rende noto il segretario generale della Fillea Cgil di Latina, Ezio Giorgi.

«Da lì – continua Giorgi – sono nati i nostri dubbi. E nonostante le nostre richieste di motivazioni specifiche, l’azienda non né ha mai fornite. Né a noi all’epoca, né evidentemente al Giudice del lavoro, che ha, conseguentemente, applicando l’art. 18 dello Statuto, annullato i licenziamenti. Dopo sei anni l’opera resta comunque incompiuta – conclude Giorgi – ma questo è un altro capitolo che riguarda le perverse e a volte poco chiare modalità di finanziamento delle Opere pubbliche nel nostro Paese».

  1. Andatelo a Dire alla Fornero e a quel Venduto di Bonanni della CISL. Lart.18 serve solo a difendere i deboli dai soprusi, i forti proprio perche’ FORTI non hanno bisogno di essere difesi “sono Forti” ed esercitano ad ogni pie’ sospinto la loro posizione Predominante, alla faccia della Giustizia e della Equita’. Un Vecchio DETTO POPOLARE, Riferito ai PADRONI, se volete poco elegante, recitava cosi’ ” Con le budella del piu’ Buono .. ci impiccherei il piu’ Cattivo”. Questo Articolo di dignita’ per i Lavoratori e’ Stato una conquista della CGIL soprattutto!! gli altri sindacati sono piu’ Vicini ai Padroni….. che ai Propri Iscritti specialmente CISL e UIL.

  2. Che si faccia una Politica Economica SERIA e non si tocchino i diritti dei lavoratori frutto di 40 anni di battaglie sindacali: ora il problema è che le aziende non possono licenziare? E’ questo che impedisce lo sviluppo economico? O dobbiamo comprare le macchine di Marchione e company fatte all’estero con logo italiano e contratti caPestro per chi è rimasto a lavorare in Italia?VERGOGNA!!!

  3. aho ma mo’ che volete?la fornero e compani ce la messa il vostro caro compagno NAPOLITANO .

  4. ma di cosa parliamo? l’anno scorso i reintegri sono stati 50 in tutta italia…siamo 40 milioni di lavoratori !!!!