Poker sportivo, a Roma il convegno della FIGP

04/02/2014 di
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Presentazione di SysPoker e carte di credito, la definizione di un campionato nazionale con relativo settore arbitrale e uno startup regionale. Sono i punti all’ordine del giorno del progetto “Poker Sportivo 2.0”, protagonista di un recente congresso, svoltosi a Roma presso la sede dell’ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane), promosso dalla FIGP, Federazione Italiana Gioco Poker.

Un appuntamento che ha coinvolto tanti addetti ai lavori de settore, da Isidoro Alampi, presidente FIGP, a Fabiano Stefanini, settore arbitrale nazionale, passando per Germano Arnò, CEO dell’istituto di moneta elettronica Em@ney scelto dalla FIGP per i tornei.

Tra i soggetti che hanno aderito all’iniziativa Marco Marcucci, delegato FIGP per le regioni Lazio e Umbria. In una recente intervista rilasciata su AGICOPS.IT il rappresentante FIGP ha dichiarato le ragioni che lo hanno condotto a questa scelta. “Grazie a questa iniziativa il poker coinvolgerà tutti e non sarà più uno sport solo per ricchi: ogni giocatore entrerà a far parte di una nuova realtà e potrà accedere realmente a nuovi servizi sognando di raggiungere traguardi fino a quel momento”.

Lo scopo di fondo dell’iniziativa è tutelare i giocatori affinché possano “finalmente giocare con tranquillità ed, inoltre, ci saranno tornei e classifiche nazionali ed un player potrà togliersi tante soddisfazioni anche a livello personale: magari potrà far parte di una Nazionale italiana di poker, come avviene nel calcio o nel basket, e potrà partecipare, magari in futuro, a manifestazioni internazionali importantissime come le Olimpiadi di Poker”.

A dispetto di quello che molti possono pensare, il poker sportivo non rientra nella categoria del gioco d’azzardo, ma figura nella specie dei giochi d’abilità. “Il poker sportivo – ha aggiunto Goffredo – è svago, aggregazione, passatempo e vera passione sportiva: tutti quelli che sono i problemi esterni a questo gioco, come l’azzardo, resteranno fuori da questo progetto”.

Ricordiamo che la Federazione Italiana Gioco Poker è stata fondata nel 2006 da Claudio Pagano e Isidoro Alampi con l’intento di promuovere ed espandere il poker sportivo grazie a società che impiegano questo sport senza fine di lucro, rispettando le leggi italiane. Pagano, inoltre, è il padre di Luca Pagano, giocatore professionista sponsorizzato dalla poker room Poker Stars, il principale operatore online del settore a livello internazionale. Luca si è messo in evidenza in numerose rassegne di primo piano, terzo al Barcellona Open dell’European Poker Tour nel 2004, anno del suo ingresso nell’ambito del professionismo.

Resta da vedere se il progetto porterà a un riscontro oggettivo nella diffusione del poker sportivo come pratica del tutto svincolata dall’iniqua egida del gioco d’azzardo, condizione riconosciuta persino dalla Corte di Cassazione in più di una sentenza. Ciò dipenderà anche delle prossime iniziative che la Federazione prenderà nel corso dell’anno. Vi terremo aggiornati su questa delicata materia di dibattito, spesso equivocata dal grosso dell’opinione pubblica.