L’esposto: “Abusi edilizi alla Casa del Vescovo di Maenza”

Nell’ultima riunione dell’associaizone “Amici dei Monti Lepini” è stato segnalato un caso di abusivismo edilizio in località “Casa del Vescovo” nel territorio di Maenza, in una zona che si trova tra la strada di campagna denominata della Rocca, Via Carpinetana e via provinciale di Roccagorga.

“Trattasi – spiega Felice Cipriani – di un abuso grave in zona boscata sottoposta a vincolo ambientale e forestale. Se non bastasse la “Casa del Vescovo” è anche un luogo della memoria storica. Non solo ha un pregio ambientale ma per più di un secolo è stata riferimento per viandanti, contadini e religiosi. Il palazzotto in disuso da tempo, durante l’ultima guerra ha ospitato il Comando tedesco per le operazioni di guerra nella zona compresa tra Roccagorga, Maenza e Prossedi. Insomma l’abusivismo in questo caso mortifica il territorio e cancella la memoria storica di una località ricordata da bisnonni, nonni e genitori. Per tutti questi motivi ci rivolgiamo agli Enti ed organismi in indirizzo per un intervento riparatore. Si chiede un sollecito intervento onde sottoporre al sequestro, oltre ai fabbricati citati, anche l’intera area per aver reciso alberi e realizzato un impianto fognante. Si dovrà procedere – continua Cipriani – alla relativa ordinanza di demolizione delle opere anche per quanto contemplato dal D.P.R. 380/2001 e dalla L.R. 15/2008 per il ripristino dello stato dei luoghi. Si rammenta che lo spirito di suddetta legge regionale è quello di collaborazione tra gli enti locali e snellimento delle procedure, attivando poteri sostitutivi in caso di inerzia da parte dei comuni. La Regione, in molte occasioni, ha il ruolo di sostenere i comuni nell’attività di vigilanza e sostituirsi ad essi se inadempienti, provvedendo alla demolizione delle opere abusive”.

L’esposto è stato presentato alla Procura, alla Forestale e ai vigili urbani di Maenza.