Nonna Giuseppina si vaccina a 107 anni, tra le più anziane nel Lazio

03/02/2022 di

A 107 anni si è vaccinata contro il Covid. Ieri gli operatori della Asl sono andati a domicilio per il primo vaccino di Nonna Giuseppina, 107 anni, a Formia, in località Maranola.

«È una delle vaccinate più anziane alla quale va un grande abbraccio», dice l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato.

Nel Lazio si sono superati i 12,8 milioni di vaccini complessivi e sono oltre 3,5 milioni le dosi booster effettuate. Superato il 74% di copertura con dosi booster della popolazione adulta. Nella fascia pediatrica 5-11 anni sono oltre 130 mila i bambini con prima dose.

LA SITUAZIONE NEL LAZIO

Cala l’incidenza e i guariti superano i nuovi casi. Sembra consolidarsi la flessione della curva epidemiologica nel Lazio che segna oltre 1800 nuovi positivi in meno rispetto a sette giorni fa. Su 24.174 tamponi molecolari e 77.402 tamponi antigenici per un totale di 101.576 tamponi, si registrano 11.612 nuovi casi positivi (+1.052), sono 26 i decessi ( = ), 2.104 i ricoverati (+15), 192 le terapie intensive (-4) e +13.761 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 11,4%. I casi a Roma città sono a quota 5.433. Rispetto allo stesso giorno di una settimana fa sono 1.865 i casi in meno.

«Il trend si va consolidando – dice l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato- Per noi è un’ottima notizia perché porterà, nelle prossime due settimane, a un allentamento anche della pressione sulla rete ospedaliera». D’Amato plaude anche alla strada verso la normalità imboccata dal governo. «Sono misure che aspettavamo e confermano che c’è una fase discendente. Mi sembra che siano di buon senso e oramai la strada è tracciata: si va verso la fine dello stato di emergenza e progressivamente andranno anche allentate alcune misure che finora abbiamo utilizzato», aggiunge. «Sulla scuola è importante ciò che è stato fatto: semplifichi la vita alle famiglie, alle scuole stesse – riflette D’Amato -. Consente soprattutto, a chi è vaccinato, di rimanere in classe di evitare la dad e questo mi sembra un fatto così». In merito alle polemiche di una parte politica l’assessore ha sottolineato: «C’è un pò di demagogia è chiaro che tutte le misure che sono state adottate per tutta la popolazione e vanno ad agevolare chi si è vaccinato, ma non può essere altrimenti. D’altronde vale anche l’effetto opposto, ovvero, lasciare a casa chi si è vaccinato è ingiusto». Per cui «è una scelta che va fatta per difendere la salute e la scuola in presenza, attraverso la vaccinazione, per consentire ai ragazzi di avere la loro socialità e la loro formazione».