Ospedale di Formia, il reparto di medicina d’urgenza rischia la chiusura
«L’ospedale di Formia continua a vivere sul filo del baratro. Pochi medici, turni massacranti, servizi a rischio e il reparto di Medicina d’Urgenza, fondamentale per il Dea di I livello come quello di Formia deputato alle emergenze e urgenze, che a causa della carenza di personale, medico ed infermieristico, fatica a garantire il pieno funzionamento. Il reparto di Medicina d’Urgenza è parte integrante ed indispensabile del Pronto soccorso in cui si procede, tra l’altro, alla stabilizzazione dei pazienti prima del trasferimento in altri reparti. Non intervenire per salvare questo reparto metterebbe a rischio l’efficienza stessa del Pronto soccorso e l’assistenza rapida, efficace ed efficiente ai pazienti». Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.
«Non possiamo dimenticare, inoltre – aggiunge Simeone – che proprio il Pronto soccorso di Formia non ha ancora un primario, nonostante i mille annunci effettuati da Zingaretti e dal centrosinistra, figura indispensabile per assicurare un’accelerazione in termini di adeguamento ed efficienza dei servizi e di crescita delle prestazioni fornite ad un bacino di utenza di oltre 100 mila unità che crescono esponenzialmente durante la stagione estiva. Quanto accade all’ospedale di Formia, centrale per l’offerta sanitaria nella provincia di Latina e nell’area del Golfo, non è altro se non la naturale conseguenza di una politica, quella di Zingaretti e della sua maggioranza, che in questi anni si è basata solo sugli annunci e sulle promesse mancate e su una politica priva di qualsivoglia forma di pragmatismo che quando parliamo di sanità e di assistenza dovrebbero essere il motore di ogni decisione.
Il presidente Zingaretti – continua Simeone – oggi parla dell’ennesima rivoluzione e di un Lazio che riparte. Ma stando a quanto vediamo intorno a noi l’unica cosa che è realmente ripartita sono i walzer di poltrone e di incarichi. Mancano i contenuti come sono mancati nei cinque anni precedenti. Attendiamo Zingaretti in aula per sapere cosa intenda fare per la sanità, oltre a nominare un assessore al ramo, e siamo pronti ad una battaglia all’ultimo respiro affinché l’ospedale di Formia, e tutta la sanità nella provincia di Latina, siano oggetto di interventi rapidi, seri e mirati a risolvere le reali criticità a partire proprio dall’implementazione della pianta organica del reparto di medicina di urgenza di un Dea di I livello, come quello del Dono Svizzero di Formia, purtroppo ancora sulla carta».
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