La Passione di Sezze candidata come patrimonio dell’Unesco
Sezze candida la Passione di Cristo come patrimonio culturale immateriale Unesco. Domani a Roma, negli uffici del Ministero dei Beni Culturali, presso la sede dell’Istituto centrale per la Demoetnoantropologia Museo delle Arti e Tradizioni popolari in piazza Marconi, sarà firmato alle ore 11,00 il protocollo d’intesa tra i sindaci delle 25 città italiane aderenti a “Europassione per l’Italia”, vale a dire la rete delle associazioni che portano avanti i riti e le rappresentazioni della Passione di Cristo.
Alla firma del protocollo, insieme al sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, sarà presente il presidente dell’Associazione della Passione di Cristo di Sezze, Elio Magagnoli.
Il documento che sarà firmato domani è parte integrante del dossier di candidatura da presentare all’Unesco, percorso che sta entrando nella sua fase decisiva dopo vari anni di lavori preparatori coordinati dalla dott.ssa Patrizia Nardi, focal point Unesco e responsabile tecnico-scientifico.
Il complesso percorso di candidatura Unesco è iniziato nel 2013 e in questi anni sono state effettuate numerose attività ed iniziative per definire, insieme all’antropologa catalogatrice Luisa Vietri, le linee guida della catalogazione, allo scopo di condividere consapevolmente il percorso di valorizzazione nazionale ed internazionale, istituito con l’art.18 dalla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale del 2003.
“Siamo orgogliosi che la Passione di Cristo di Sezze sia stata inserita nel percorso per il riconoscimento da parte dell’Unesco quale patrimonio culturale immateriale italiano – afferma il presidente Elio Magagnoli – Da diversi anni stiamo portando avanti una complessa attività di valorizzazione per il quale abbiamo creato un apposito gruppo di lavoro interno. Con la firma del protocollo tra le città aderenti alla “Rete delle Passioni di Cristo”, anche il Comune di Sezze diventa parte attiva del percorso Unesco così come l’intera comunità di Sezze, chiamata nei prossimi anni a svolgere un ruolo di primo piano. Questa candidatura costituisce un’importante prospettiva di valorizzazione della Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo di Sezze, una realtà certamente conosciuta in Italia e nel mondo”.
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