AMIANTO KILLER A MAENZA, LA DENUNCIA

07/05/2010 di

Gentile redazione,

ormai da lunghissimi anni, nel tratto di congiunzione tra il bivio per Maenza e Carpineto in direzione dell’inizio proprio della strada Carpinetana, esistono dei grandi capannoni i cui tetti sono coperti interamente da centinaia di mq da pannelli di amianto in fase di profondo sfaldamento.

Si tratta di un materiale altamente pericoloso le cui singole fibre sono non solo molto resistenti, ma rappresentano un grave rischio per la salute umana a causa della presenza e della diffusione nell’area di polveri sottili.

E’ chiaro che elementi così leggeri e friabili possono con grande facilità essere inalati con conseguente deposito nei bronchi e negli alveoli polmonari.

L’amianto in queste circostanze provoca due grandi effetti:

  • la asbestosi malattia che si diffonde nei polmoni;

  • mesotelioma un grave tumore che colpisce la pleura.

Il rischio di queste gravi malattie, in queste circostanze, dipende unicamente dallo sgretolamento dell’eternit.

Dal punto di vista scientifico va sottolineato che oggi la principale fonte di esposizione in Italia sono i tetti in amianto, che con il passare degli anni, per effetto delle intemperie e delle piogge acide, sono andati gravemente deteriorandosi con la possibilità quindi di rilasciare fibre.

Non vi è dubbio che da una analisi attenta di tutta l’area interconnessa tra i comuni di Maenza, Roccagorga e tutta l’area interessata lungo la valle in direzione di Carpineto Romano, le fibre sottili e l’amianto stesso vanno sempre più diffondendosi nell’area con incidenza di un aumento significativo di malattie tumorali.

Non bisogna dimenticare fra l’altro che l’intera Provincia di Latina, dal punto di vista epidemiologico, è l’area all’interno della Regione Lazio, con maggiore incidenza di malattie derivanti da esposizione di fibre di amianto.

Di fronte a questo grave scenario dal punto di vista epidemiologico occorre un intervento immediato di tutte le strutture dell’ASL per fare eseguire con urgenza i necessari rilievi per controllare l’entità della presenza di fibre nell’area e solo successivamente procedere ai lavori di bonifica.

L’Amministrazione Comunale di Maenza, istituzione deputata a garantire la salute dei propri cittadini e i comuni direttamente e indirettamente interessati debbono farsi carico di una più complessiva responsabilità a difesa dell’intera area per evitare che il killer dell’amianto provochi danni incalcolabili alla salute umana.

 

Giuseppe Gizzi

Nella Passerelli

Maurizio Calvi