ALPINI, LATINA SFRUTTERA’ QUESTA OPPORTUNITA’?

14/03/2009 di

di GIUSEPPE PANNONE

Mancano meno di due mesi alla pacifica calata in terra pontina delle Penne Nere e la città, dopo i mirabolanti annunci di Sindaco e giunta, scopre di essere impreparata. Sia chiaro, niente contro il glorioso corpo militare che incontra da sempre la simpatia degli italiani. Ma è sempre più frequente la domanda che si pongono i cittadini “che ci azzeccano gli Alpini a Latina?”. Forse gli Alpini si cimenteranno nella scalata delle le nuove vette cittadine.Una cosa è certa, il raduno, oltre a triplicare le presenze in città per alcuni giorni, reca con se una pioggia di milioni per l’organizzazione dell’evento.


Ed ecco il vero problema: stiamo utilizzando questa opportunità per costruire qualcosa che rimanga alla città? Oppure l’unico risultato sarà quello di apparire per qualche giorno sulle cronache nazionali? Mi viene da dire “la seconda che hai detto”!

In cinquanta giorni sembra altamente improbabile che Sindaco & Co possano riuscire a dare un riassetto alla città, un sistema di collegamenti e mobilità razionale, a costruire dei parcheggi ed aree di sosta, a predisporre un arredo urbano e dei servizi adeguati. Ancor meno penso che dopo l’evento rimarranno nel capoluogo delle strutture che ammodernino e rendano più fruibile l’intero territorio. Oltre a riasfaltare qualche strada e colorare qualche aiuola, al più resterà il ricordo di un gioioso assedio e, per i ragazzi, di qualche giorno di vacanza. Dopo il raduno, mentre qualcuno conterà i vantaggi personali che è riuscito a trarne, continueremo ad ammirare i manifesti di una città che non c’è, dietro i quali si nascondono industrie dismesse.

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