Caso Cucchi, mille candele per la verità

09/11/2014 di

Mille candele, forse di più, davanti al Consiglio Superiore della Magistratura. Nella fiaccolata per Stefano Cucchi, organizzata in piazza dell’Indipendenza a Roma dalla suoi parenti e dall’Associazione contro gli abusi in divisa (Acad) per chiedere di “accendere la verità”, sembra aleggiare più che una speranza in una nuova inchiesta sul caso del giovane morto nel 2009 dopo una settimana di detenzione.

“Noi auspichiamo che venga fatto un altro passo in avanti, sul quale però io non posso pronunciarmi – dice il legale della famiglia Cucchi Fabio Anselmo -. Ieri quando ho detto che il colloquio con il procuratore Pignatone è stato non formale ma di sostanza e costruttivo ho detto tanto. Aspettiamo gli eventi«. Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano dice chiaramente: Quello che abbiamo ripetuto per cinque anni, cioè che la procura fosse contro di noi in questo processo era la verità, il fatto che queste persone si siano preoccupate di fare il processo a noi era la verità e io credo sia imbarazzante. La nostra famiglia e stata abbandonata e presa in giro in tutti questi cinque anni. Ora qualcosa sta cambiando e questo ci apre uno spiraglio di speranza«. Del resto l’accusa della famiglia di Stefano nell’esposto contro il medico legale Paolo Arbarello è stata chiara: Con la sua consulenza oriento l’inchiesta. E dopo il loro esposto il Procuratore Capo di Roma Pignatone ha aperto un fascicolo che seguirà personalmente.