Roma, picchiato uno studente antifascista

22/07/2014 di

Si indaga negli ambienti della destra studentesca per individuare gli aggressori del 18enne del liceo Mamiani di Roma che ha denunciato di essere stato picchiato la notte del 28 giugno perchè avrebbe detto di essere antifascista.

Oggi il ragazzo, che ha passato alcuni giorni in ospedale, ha incontrato in Campidoglio il sindaco Ignazio Marino, che ha condannato l’aggressione. I carabinieri della compagnia Piazza Dante hanno visionato le immagini delle telecamere della zona di piazza Epiro, a San Giovanni, dove sono avvenuti i fatti, dopo aver raccolto la denuncia del ragazzo. Gli apparecchi nei pressi della piazza, però, non avrebbero fornito elementi utili. A breve potrebbe essere mostrato del materiale al giovane per un riconoscimento degli aggressori. In particolare si cercano tre ragazzi che lo avrebbero avvicinato quella sera e di cui al momento ci sarebbe solo una descrizione approssimativa. Marino ha incontrato stamani in Campidoglio il diciottenne. «Stavo tornando a casa – ha raccontato il ragazzo – e mentre camminavo ho sentito una voce che mi chiedeva se fossi antifascista. Ho risposto sì a quella domanda, parlando da cittadino italiano. Gli intenti erano chiaramente provocatori ma io non ho risposto affatto – ha proseguito -. Ho cercato di iniziare una conversazione in maniera educata ma uno mi zittisce con arroganza dicendomi ‘Non ti devi permettere di andare in girò. Poi dal nulla alle spalle sento dei passi. Non faccio in tempo a girarmi che mi arriva un cazzotto che mi rompe gli occhiali e mi butta per terra. Non me l’aspettavo assolutamente. Non ho avuto il tempo di reagire».

«È stata un’aggressione totalmente gratuita – aggiunge il ragazzo – Purtroppo questi episodi avvengono molto spesso in quella zona. Non sono episodi isolati e queste persone giocano sulla loro impunità». «Ho preferito avere l’incontro quando era passato il fatto acuto anche perchè il trauma per il ragazzo è stato molto importante – spiega il sindaco Marino -. Ha dovuto subire un intervento chirurgico. Credo che sia inaccettabile che ci siano quartieri nella nostra città dove ragazzi e ragazze possano temere di uscire da soli la sera. Ancora più esecrabile è che qualcuno a Roma, città medaglia d’oro per la Resistenza e per l’antifascismo, venga provocato chiedendogli se fosse antifascista e poi colpito, picchiato, lasciato per terra sanguinante». «Abbiamo chiesto alle forze dell’ordine – ha concluso – che facciano ogni sforzo per identificare i colpevoli di un reato così orribile e grave».