Regione Lazio, senza Udc nessun terremoto

18/09/2010 di

Pur con tre consiglieri in meno la maggioranza di centrodestra alla Regione Lazio sarebbe solida: non ci sarebbe, quantomeno a breve termine, l’intenzione di portare il terremoto nella coalizione che sostiene Renata Polverini. I numeri della Pisana dopo la decisione del Tar del Lazio di accogliere il ricorso del Pd e del Movimento dei cittadini contro l’innalzamento del numero dei consiglieri da 70 a 73, in effetti, vedono il margine di manovra della maggioranza assottigliarsi: usciti i due esponenti della Lista Polverini Enzo Di Stefano e Gianfranco Sciscione e il Pdl Giancarlo Gabbianelli, il centrodestra può contare oggi su 41 consiglieri contro i 29 del centrosinistra. Naturale, per molti, guardare allora all’Udc che con i suoi sei consiglieri potrebbe davvero essere l’ago della bilancia. Potrebbe, ma a quanto pare non sembra intenzionato a diventarlo. «Continueremo a collaborare allo stesso modo – ha detto il vicepresidente della Regione Luciano Ciocchetti – Nessuno è sotto scacco, così come non era vero che prima eravamo marginali. Da uomini delle istituzioni dobbiamo rispettare le decisioni dei tribunali. Ora dobbiamo solo accelerare l’attuazione del programma e degli obiettivi da portare avanti». Sulla stessa linea l’assessore alla Famiglia Aldo Forte. «Il nostro senso di responsabilità è fuori discussione – ha aggiunto il capogruppo Francesco Carducci – Si illudono le opposizioni che pensano di tirarci per la giacca, non intendiamo prendere in ostaggio nessuno». E Polverini conferma: «Ho sentito il segretario Cesa: l’Udc è un alleato valido, capace e affidabile. I numeri non sono un’opinione, la maggioranza non vacilla: che ci siano problemi è pura fantasia. Sono dispiaciuta che tre persone che hanno avuto un largo consenso purtroppo non siano più consiglieri. Il ricorso al Consiglio di stato? Io sono sempre ottimista», mentre i tre consiglieri «continueranno a far parte della squadra». Chi passa all’attacco, oggi, è l’opposizione: secondo Luigi Nieri (Sel) «con tre consiglieri in meno la maggioranza comincia a tentennare», mentre per il capogruppo Pd Esterino Montino «Polverini dovrebbe uscire dal suo ideologismo autarchico improduttivo e paralizzante e inizi a governare il Lazio. Si apre una fase politica nuova, in cui il ruolo dell’Udc e della Destra sono determinanti, senza contare la possibile emersione di un gruppo finiano». Un’eventualità quest’ultima, però, che al momento non sembra imminente dopo le voci della scorsa settimana che volevano tre consiglieri polveriniani pronti a fare il salto. Di certo c’è che l’esponente Fli Fabio Desideri, l’ex consigliere Pdl che attende per il 21 ottobre dal Tar una sentenza sul suo ricorso, non si risparmia le frecciate:«Il Pdl – ha detto facendo riferimento al ricorso al Consiglio di stato degli esclusi – tutela i ‘tagliatì ma non gli esclusi delle scorse elezioni».