STEMMI ARALDICI CONTRAFFATTI, MAXI-SEQUESTRO DI 500.000 PEZZI
Stemmi araldici di Carabinieri, Guardia di Finanza, Marina Militare ed Aeronautica Militare, Frecce Tricolore, tutti rigorosamente contraffatti. Li ha scoperti la Guardia di Finanza di Frascati, che ha sequestrato a Roma, in località Rocca Cencia, un capannone in cui era occultata merce contraffatta per un un totale di oltre 500 mila pezzi tra accessori delle Forze Armate e gadget sportivi. Dieci persone sono state denunciate per contraffazione, alterazione di segni distintivi di prodotti industriali, commercio di prodotti con segni falsi, frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione.
L’indagine, denominata «Mendacious Sportwear», si è sviluppata – si legge in una nota della Gdf – dopo alcuni sequestri effettuati presso esercizi commerciali, nell’area dei castelli romani, che commercializzavano capi di abbigliamento e gadget contraffatti delle maggiori squadre di calcio nazionali (Roma e Lazio su tutte, ma anche Inter, Juventus, Milan, Napoli, Palermo) a prezzi notevolmente inferiori a quelli praticati nei punti vendita ufficiali di Roma Store e Lazio Point. I finanzieri, con la collaborazione di periti tecnici dei club sportivi, hanno appurato che la competitività commerciale degli esercizi controllati era, di fatto, originata dalla scarsa qualità dei prodotti e dalla contraffazione dei marchi. Sono quindi scattate le indagini, anche con intercettazioni ambientali, che hanno consentito di scoprire l’intera filiera del falso. Nel capannone sequestrato a Roma, il titolare, che è risultato evasore totale e si avvaleva di lavoratori in nero e irregolari, realizzava ex-novo falsi marchi utilizzando sofisticate apparecchiature meccaniche.
Sequestrati, pertanto, 12 macchinari industriali per la realizzazione e la finitura dei prodotti, pressa a caldo, dosatori di resina, bilancini di precisione, forno, plotter, stampanti laser, macchine per cucire e 5000 capi di abbigliamento sportivo (cappellini e sciarpe di Roma e Lazio) recanti marchi contraffatti. I loghi contraffatti venivano apposti su prodotti di vario genere (penne accendini, portachiavi, sveglie), nonchè su bottiglie di vino. L’intera operazione rientra nel piano di intensificazione dei servizi di contrasto all’abusivismo commerciale ed al fenomeno della contraffazione disposti dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Roma.