PRESA BANDA ARANCIA MECCANICA CHE TERRORIZZAVA SQUILLO

14/05/2010 di

Hanno iniziato con piccoli reati nel loro paese d’origine, in provincia di Salerno. Ma a loro non bastava più e così la noia li ha trasformati in una specie di banda stile ‘Arancia meccanicà, che si spostava spingendosi fino a Roma, per rapinare e stuprare in gruppo prostitute sudamericane.

I quattro, pregiudicati e residenti a Pagani nel Salernitano, sono stati arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Roma. A tradirli, alcune impronte digitali e le telefonate effettuate dai cellulari rubati. Il branco, formato da giovani tra i 27 e i 31 anni, partiva da Pagani per arrivare nella capitale, bussando alla porta di casa di squillo brasiliane e dominicane, con le quali avevano fissato appuntamenti fingendosi clienti. I quattro, che indossavano abitualmente occhiali scuri e cappellini, entravano di sera negli appartamenti delle donne, seminando il terrore. Le vittime venivano picchiate, legate e imbavagliate. Poi ognuno di loro, a turno, le stuprava. Prima di andare via, saccheggiavano soldi, bancomat e cellulari. Chi si trovava sulla strada dei delinquenti (come un cliente, sorpreso in casa di una squillo) veniva cacciato a calci prima che iniziassero le violenze. Tre vittime, però, hanno trovato la forza di rivolgersi agli agenti, che si sono messi sulle tracce dei quattro, localizzando i cellulari rubati. Per i malviventi è stato fatale un gesto di vanità: quando si è fermato ad osservarsi durante una delle razzie, uno dei pregiudicati ha lasciato le sue impronte su uno specchio, e queste sono state analizzate e riconosciute. Le rapine, come detto, non sono avvenute solo a Roma: tra le altre, infatti, una è avvenuta ai danni di una prostituta sudamericana di Salerno. Gli inquirenti non escludono che la banda fosse formata anche da altre persone, oltre alle quattro fermate: questi ultimi potrebbero aver organizzato trasferte con stupri e rapine in altre città italiane. I quattro dell«Arancia meccanicà made in Salerno, terrore delle prostitute sudamericane, ora hanno finito i loro violenti tour in giro per l’Italia.