TERREMOTO: GABRIELLI-MORCONE È SCONTRO TRA PREFETTI

11/05/2010 di

Uno è un prefetto, come si dice al Viminale ‘di carriera prefettizià, l’altro è arrivato alla prefettura provenendo dalla Polizia, in quella quota di prefetti riservata al personale del Dipartimento di Ps: due categorie che non si sono mai amate. Già questo basta a spiegare lo scontro a distanza, con scintille, tra due colossi del ministero dell’ Interno, Mario Morcone e Franco Gabrielli. Il primo neo designato responsabile dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati e presidente dell’Anfaci (Associazione nazionale funzionari amministrazione civile dell’Interno), il secondo neo promosso vice capo della Protezione civile, già prefetto dell’Aquila e ancora prima capo del Sisde (ora Aisi), il servizio segreto civile. Gabrielli nel lasciare l’Aquila per il nuovo incarico, in una conferenza stampa, oggi ha attaccato violentemente Morcone, che in una lettera del 7 aprile 2009 aveva criticato la sua nomina a prefetto. Morcone ha replicato avanzando dubbi sulla «dimensione umana di Gabrielli» e dandogli del superbo. Ed è proprio sul ruolo che Gabrielli, superpoliziotto dell’Ucigos, nel 2009 va a svolgere a l’Aquila che nasce il dissidio. Morcone, il giorno dopo il terremoto, scrive una lettera al ministro Maroni come presidente dell’associazione che riunisce il personale prefettizio, per rilevare che bene ha fatto il Consiglio dei ministri a nominare d’urgenza un prefetto per l’Aquila, da tempo commissariata, ma la scelta di Gabrielli «è stupefacente sotto il profilo del curriculum professionale dell’ interessato». «Nessuna riserva nei confronti delle capacit… e dell’intelligenza del collega Gabrielli – scrive Maroni – ma certamente la sorpresa di vedere una preziosa risorsa dell’antiterrorismo e un profondo conoscitore delle reti eversive lanciato in una sfida, tutta di natura umanitaria, dove la sensibilit… specifica sui temi del soccorso e dell’assistenza, andr… coniugata con capacit… di mediazione tra Istituzioni ed Enti locali». Dunque, secondo Morcone, un poliziotto, diventato questore e dirigente superiore per meriti speciali, che prende il posto di un prefetto ‘verò. Ai tempi la lettera era circolata al Viminale e Gabrielli ha aspettato il momento buono per togliersi il ‘sassolinò dalla scarpa: «Potevo andarmene con toni accomodanti – ha detto oggi a l’Aquila – per• non ho potuto fare a meno di citare questa lettera che nasce dalla vetusta, anacronistica ed autoreferenziale convinzione secondo cui i poliziotti sono solo buoni a reprimere». Gli ha fatto eco Morcone: «Forse la professionalit… del prefetto Gabrielli Š cresciuta ma non certamente la sua dimensione umana». «Provo tristezza e malinconia – aggiunge Morcone – nel constatare che il prefetto Gabrielli si nasconda dietro il sudore e il rischio dei tanti poliziotti che onorano il nostro Paese». «La sua, come per altro la mia, sono state carriere fortunate che altri avrebbero potuto cogliere se si fossero trovati al posto giusto e al momento giusto». «La superbia qualche volta fa brutti scherzi».