Derby, Roma isola i violenti

27/05/2013 di

Tanta ansia e paura alla vigilia, con minacce ai giocatori della Lazio nei giorni scorsi e una mobilitazione delle forze dell’ordine imponente, che ha visto impegnati oltre 2.000 uomini. Ma alla fine la macchina della sicurezza ha funzionato senza problemi di ordine pubblico. Il dejà vu dell’ultimo derby tra Roma e Lazio è stato scongiurato, e alla fine il sindaco Alemanno ha ringraziato le forze dell’ordine: oggi dentro e fuori dallo Stadio Olimpico, per la finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio, c’è stata solo la festa che tutti si auguravano. Della temuta violenza solo qualche episodio isolato che non ha avuto conseguenze.

Le bonifiche delle forze dell’ordine, coordinate dalla Questura di Roma, erano cominciate ieri. Durante i controlli prima della partita il servizio di prevenzione ha avuto gli effetti sperati: un arsenale pronto all’uso per i violenti è stato recuperato dagli agenti sotto il ponte del Lungotevere Duca d’Aosta, a pochi metri dallo stadio. All’interno c’erano asce, picconi e coltelli che nessun teppista ha potuto utilizzare per inscenare una nuova guerriglia. Davanti allo stadio, a poche ore dalla partita, lo schieramento di uomini, con blindati e in tenuta antisommossa, ha monitorato il flusso di tifosi. L’unico fuori programma è stato un gruppo di tifosi romanisti che ha esploso petardi all’entrata della Curva Sud, poi disperso da una carica di alleggerimento degli agenti. Anche il dopopartita si è svolto regolarmente fuori dall’Olimpico. I tifosi giallorossi, usciti dallo stadio quasi un’ora prima rispetto ai biancocelesti, si sono riversati in strada silenziosamente, nonostante la delusione. Ma una troupe televisiva di Canale 5 è stata aggredita da alcuni tifosi, che si sono dileguati subito dopo l’arrivo degli agenti. Per fortuna nessuna persona è rimasta ferita. Il solito gruppetto isolato di teppisti a volto coperto, pronto ad entrare in azione, stavolta è stato isolato e dopo essersi allontanato compatto verso piazza Mazzini si è disperso di fronte agli agenti che lo seguiva. Un elicottero ha sorvolato per ore l’area dell’Olimpico e più tardi le zone dei festeggiamenti dei tifosi laziali, usciti in massa dalla Curva Nord dopo aver assistito alla premiazione. Poi c’è stata solo la festa, con caroselli biancocelesti e cori in giro per la città.