Studente suicida, esclusa l’ipotesi del bullismo

13/12/2012 di

La decisione di togliersi la vita non fu dovuta ad eventi di bullismo od omofobia. È a quanto sono giunti gli inquirenti della Procura di Roma che indagano sul suicidio del ragazzo 15enne avvenuta il 20 novembre scorso. In base a quanto filtra da piazzale Clodio, l’attività di indagine svolta in queste settimane, e che ha riguardato anche i messaggi apparsi sul social network facebook, ha «portato ad escludere» che il giovane si sia suicidato perché oggetto di bullissimo o vessato per questioni omofobe.

Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Pantaleo Polifemo nei prossimi giorni sentiranno i genitori del ragazzo e i parenti, per tentare di individuare la «genesi del gesto», che potrebbe essere circoscritto a «un fatto intimo». Intenzione degli inquirenti è capire se in passato, nell’ambito familiare, ci fossero state avvisaglie di quanto poi avvenuto.