Infermiere serial killer, si indaga su altri episodi

28/11/2011 di

Potrebbero emergere casi di nuove vittime in seguito alle indagini, ancora in corso, della Squadra Mobile di Roma, sugli omicidi di Angelo Stazzi, per ora accusato di aver ucciso sette persone somministrando dosi eccessive di insulina. In particolare, gli investigatori si stanno concentrando su altri tre casi di decessi nella casa di cura Cristo Vive, dove Stazzi ha lavorato nel 2008.

L’uomo aveva poi lavorato nel 2009 nella casa di cura Villa Alex, dove gli vengono contestati i sette omicidi e in seguito a Villa Gregna, in zona Mentana, alle porte di Roma, dove stava per essere cacciato perchè alcuni sanitari si erano insospettiti. Qui un’infermiera è riuscita a salvare la vita di un paziente scongiurando il tentativo di Stazzi di somministrare una dose eccessiva di insulina. Nella sua casa, a Montelibretti, vicino Roma, è stato trovato un intero kit per la somministrazione di insulina tenuto come una reliquia in una vetrinetta. La furia omicida dell’Angelo della Morte non si fermava alle persone: Stazzi ha ucciso anche il cane di una paziente, che secondo l’uomo turbava la quiete del luogo dove lavorava, somministrandogli due grosse siringhe di insulina.

«Sono un medico mancato», diceva a chi gli contestava le dosi eccessive di insulina che somministrava. L’Angelo della Morte stabiliva un rapporto molto confidenziale con le sue vittime, poi cominciava a somministrare loro psicofarmaci stordendole e abbassando le loro difese immunitarie prima di iniettare le dosi letali di insulina. Dopo la loro morte sottraeva qualche gioiello alle vittime.