Roma conta i danni dopo il nubifragio

22/10/2011 di

Roma conta i danni del nubifragio che ieri ha messo in ginocchio la Capitale. I costi non sono stati ancora quantificati. Il sindaco Gianni Alemanno riferisce di «centinaia di segnalazioni da parte di famiglie e imprese» e annuncia: «Una volta definiti i danni, superando un certo livello si avrà la dichiarazione di calamità naturale». Secondo la Cna, «l’alluvione è costata a ciascuna impresa colpita novemila euro».

Per tutta la giornata ha continuato a lavorare la task-force di 7.152 operatori coordinata dalla protezione civile capitolina, a supporto dei vigili de fuoco, anche loro ancora all’opera per disostruire scantinati e zone allagate. Entro stasera, comunque, secondo la protezione civile del Campidoglio, la città tornerà alla normalità. Segno tangibile è il servizio tornato regolare delle linee A e B della metro, con l’eccezione della solo fermata Colosseo, ancora chiusa. Ma il ‘day after’ è anche il giorno delle polemiche. Sulla prevedibilità e prevenzione di quanto accaduto.

I Verdi attaccano l’amministrazione comunale e regionale per aver «colpevolmente ignorato» un «dispaccio della Protezione Civile diffuso il 14 ottobre scorso che metteva in guardia sui »pericoli per i seminterrati« e annunciano un »esposto per disastro colposo« alla Procura della Repubblica. Ma, secondo quanto si è appreso, si trattava di una comunicazione di routine, che dà indicazioni su come operare in caso di nubifragio. Mentre la comunicazione della protezione civile del giorno precedente il nubifragio segnalava solo temporali di forte intensità. Secondo il Pd, »la responsabilità nel non aver agito dopo la segnalazione della Protezione Civile è del sindaco Alemanno e della sua Giunta che sono incapaci a governare la città«. Ma Alemanno smorza i toni: »I poteri di provocare un nubifragio ancora non li ho. Le parole di chi me ne dà la colpa si commentano da sole«. Poi rivolge un »pensiero ai piccoli commercianti che hanno avuto danni gravi durante il nubifragio: «sono molti – afferma -, contiamo di dare risposte a tutti». «In soli due giorni abbiamo ricevuto decine e decine di segnalazioni di danni dovuti al maltempo di ieri – riferisce il direttore della Cna Lorenzo Tagliavanti -. Come membro di giunta e vicepresidente della Camera di Commercio di Roma proporrò l’istituzione di un fondo di un milione di euro a sostegno delle imprese che hanno subito danni». All’Infernetto, il quartiere dove ieri è morto annegato nella sua casa-scantinato un immigrato cingalese, i vigili del fuoco e protezione Civile continuano a lavorare allo sgombero di scantinati, box, garage e seminterrati. Mentre stamani gli studenti del Liceo classico Pilo Albertelli, al centro di Roma, hanno deciso di non entrare in seguito ai danni provocati all’ edificio. «Ieri l’acqua entrava dalle finestre e dal tetto – riferisce uno di loro -. Nella mia aula manca il controsoffitto e questo non mi sembra proprio una cosa a norma». «Siamo al lavoro per intervenire in quegli istituti scolastici dove la gravità delle precipitazioni ha colpito i manufatti e nelle strade che oggi hanno bisogno di manutenzione – riferisce il presidente della Provincia Nicola Zingaretti -. Quanto avvenuto ieri conferma l’urgenza di modificare il patto di stabilità perchè o le pubbliche amministrazioni sono messe in grado di affrontare le emergenza oppure il rischio per l’incolumità delle persone diventa serio». D’accordo anche Alemanno.

«Tramite l’Anci da almeno un anno abbiamo con forza sollecitato la revisione del Patto di Stabilità: questi vincoli penalizzano gli enti locali virtuosi e impediscono i necessari investimenti di cui anche la Capitale ha una stringente necessità per la manutenzione delle strade, il trasporto pubblico e per la salvaguardia degli investimenti in campo sociale».